Hayao Miyazaki, un libro su di lui
Hayao Miyazaki è sicuramente, ormai da molti anni, il miglior autore al mondo per quanto concerne il cinema d'animazione. Le sue incantevoli storie hanno giustamente appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo, e i suoi film si sono sempre contraddistinti per una qualità sublime, mai altalenante, mai ripetitiva, mai fine a se stessa. Nessuno come lui riesce a sfruttare da una parte la modernità tecnologica, e dall'altra la semplicità di un disegno lineare e genuino, per dare vita a racconti sempre intrisi di fascino, poesia, commozione, divertimento, e costruttive critiche alle storture della realtà che ci circonda.
Da La città incantata a Il castello errante di Howl, da La principessa Mononoke a Nausicaa nella valle del vento, da Totoro al recente e delizioso Ponyo sulla scogliera, l'universo di Miyazaki che dalla metà degli anni '80 cura personalmente anche la produzione delle sue opere attraverso il suo Studio Ghibli, sempre sfaccettato e colorato, leggero e riflessivo, suadente e appassionante, non smette mai di entusiasmare, e di regalarci opere preziose e indimenticabili.
A gennaio è uscita un'interessante biografia a lui dedicata. L'ha scritta Alessia Spagnolo, e si intitola “Hayao Miyazaki: le insospettabili contraddizioni di un cantastorie”, pubblicata da Sovera Edizioni. Un testo interessante, molto lucido dal punto di vista critico, utile per immergerci ancora di più nel mondo dell'autore giapponese nato a Tokyo nel 1941, e per capire tanti risvolti magari nascosti o comunque non immediati che compongono la melodiosa partitura musicale e fotografica dei suoi film. La lettura del libro della Spagnolo è quindi sicuramente consigliata, per chi ancora ama sognare grazie al cinema.
Alessio Gradogna