Hugh Grant ha avuto il Covid
Quando lo scorso marzo Tom Hanks ha annunciato per primo di essere positivo al Covid, il mondo del cinema è rimasto appeso ad un filo. Oggi, a distanza di oltre sei mesi dalla prima ondata di pandemia, sono tanti i volti del mondo dello spettacolo che hanno scelto di raccontare senza timori la loro esperienza con il Coronavirus. Fra questi c'è il divo di Notting Hill Hugh Grant, 60 anni, che ha confessato di essere risultato positivo al Covid lo scorso febbraio. Un'esperienza vissuta al fianco della moglie Anna Eberstein, anche lei positiva. Oggi stanno entrambi bene e, in un'intervista al The Late Show with Stephen Colbert, l'attore ha fatto sapere di essere risultato positivo agli anticorpi da circa un mese.
Hugh Grant racconta i sintomi del Covid
Dalla sua casa di Londra, in collegamento con il programma di Stephen Colbert, Hugh Grant ha raccontato i dettagli della sua esperienza con il Covid. L'attore inglese ha dichiarato di essere risultato positivo lo scorso inverno e di avere sperimentato sintomi importanti che ancora oggi ricorda perfettamente: "Tutto ha avuto inizio con enormi sudate, davvero imbarazzanti", spiega. "Ero letteralmente un bagno di sudore. Ho iniziato a sentire gli occhi pulsare, erano effettivamente due, tre volte più grandi e gonfi del normale. E ricordo perfettamente la sensazione di oppressione sul petto, come se un uomo pesantissimo si fosse seduto esattamente sopra il mio torace". Fra i sintomi, fra i più comuni del virus, non è mancata la perdita di olfatto e di gusto. Hugh Grant lo ha raccontato con ironia:
Sono rapidamente entrato nel panico e ho iniziato ad annusare tutto quello che mi capitava a tiro – fuori ì, bidoni della spazzatura. Non sentivo niente ed ero così disperato che avrei volentieri annusato le ascelle agli estranei pur di sentire qualcosa. Dopo una passeggiata in questo stato di pazzia sono tornato a casa e mi sono spruzzato il profumo Chanel n.5 di mia moglie direttamente in faccia. Risultato? Non ho sentito niente.
Hugh Grant farebbe un sequel di Notting Hill
Ma nell'ultimo periodo il divo britannico aveva già fatto parlare di sé dopo che, in un'intervista a Collider, aveva dichiarato di poter prendere in considerazione l'ipotesi di fare un seguito di Notting Hill, il cult che ha fatto sognare milioni di spettatori in tutto il mondo. Ad una condizione ben precisa: che questa volta ci sia un finale più realistico e meno zuccherino. "Farei il seguito di Notting Hill. Ma solo per mostrare quel che è successo dopo il precedente film, per smascherare l’enorme bugia del lieto fine", ha spiegato. "Se fossero state persone reali, sono certo che il mio personaggio e quello interpretato da Julia Roberts avrebbero attraversato un orribile divorzio, con avvocati molto costosi, bambini contesi per l’affidamento, lacrime a fiumi. Mi piacerebbe fare questo film".