I 10 film indimenticabili nella carriera di Laura Antonelli
A soli 74 anni, se n'è andata Laura Antonelli, volto e corpo iconico del cinema italiano, simbolo di una rivoluzione non solo cinematografica, ma anche e soprattutto di costume, che ha cambiato per sempre lo sguardo degli italiani. Rappresentante per eccellenza del cinema sexy (ma non volgare), ma anche presenza in molti film d'autori, ha avuto una carriera radiosa per almeno due decenni, interrotta prematuramente da uno scandalo di droga a inizio anni 90. Ecco le sue dieci interpretazioni più indimenticabili.
Il merlo maschio (1971)
Dopo "La rivoluzione sessuale" e "Le malizie di Venere" , è il film che regala una certa notorietà a Laura, una commedia dai risvolti piccanti diretta da Pasquale Festa Campanile e tratta dal racconto "Il complesso di Loth" di Luciano Bianciardi. La Antonelli forma una coppia formidabile con Lando Buzzanca, musicista fallito che cerca la fama approfittando della bellezza sensuale della moglie. La scena con l'attrice che suona il violoncello completamente senza veli è indimenticabile. Tornerà a recitare con Buzzanca in "Nonostante le apparenze… e purchè la nazione non lo sappia… all'onorevole piacciono le donne".
Trappola per un lupo (1972)
Laura sbarca in Francia alla corte di Claude Chabrol, in questo film con Jean-Paul Belmondo e Mia Farrow, un triangolo amoroso in cui la Antonelli è ovviamente l'oggetto del desiderio di lui, cognato fedifrago. Tra Belmondo e l'attrice scoppia la passione anche fuori dal set: sarà una relazione discussa e tormentata.
Malizia (1973)
La definitiva consacrazione, in uno dei cult del cinema italiano degli anni 70 ed enorme successo al botteghino, diretto da Salvatore Samperi.Nel film, è la domestica Angela La Barbera, assunta nella famiglia composta dal vedovo Angelo La Brocca e dai suoi tre figli maschi. Tra giochi erotici (molto spinti per l'epoca), uno striptease che ha fatto storia e un paio di autoreggenti che il pubblico maschile non si toglierà più dalla testa, il viso innocente e il corpo caldo di Laura Antonelli la trasformano in una delle icone erotiche per eccellenza. Un ruolo premiato anche con il Nastro d'Argento come migliore attrice.
Sessomatto (1973)
Mitico film a episodi diretto da Dino Risi, che esplora con cinismo e impudicizia i gusti sessuali "proibiti" del popolo italiano. Laura Antonelli e Giancarlo Giannini si "moltiplicano" nei vari segmenti del film, interpretando vari personaggi con metamorfica abilità. Un ritratto spietato ma divertentissimo dei tabu erotici nostrani.
Peccato veniale (1974)
Si ricompone il sodalizio con Salvatore Samperi e, ancora una volta, la Antonelli ricopre il ruolo di icona dell'erotismo. Stavolta, fa impazzire gli ormoni di un sedicenne, in un racconto di formazione erotica in cui Laura è la seducente Laura Bellotto.
L'innocente (1976)
Non c'è solo cinema erotico nella carriera della Antonelli, che si apre anche al film d'autore. L'accoppiata è delle più colte e sofisticate: Luchino Visconti adatta un celebre romanzo di Gabriele D'Annunzio, Laura è affiancata ancora una volta a Giancarlo Giannini. Sceneggiano Suso Cecchi D'Amico e Enrico Medioli.
Passione d'amore (1981)
Ancora cinema d'autore e letteratura: stavolta Laura viene diretta da Ettore Scola, al fianco di Valeria D'Obici, Bernard Giraudeau, Massimo Girotti e Jean-Louis Trintignant. È l'adattamento del romanzo ottocentesco "Fosca" di Iginio Ugo Tarchetti. La Antonelli vince il David di Donatello come migliore attrice non protagonista.
La venexiana (1986)
Tratto da una celebre commedia di un anonimo veneziano del ‘500, il film è diretto da Mauro Bolognini. Accoppiata femminile formidabile: alla Antonelli, interprete della non più giovanissima Angela, si affianca Monica Guerritore, che veste i panni dell'acerba Valeria. Durante il Carnevale di Venezia, le due dame si contendono i favori di un bel forestiero, interpretato da Jason Connery, figlio di Sean. C'è anche un giovane Claudio Amendola.
Grandi magazzini (1987)
Negli anni 80, arrivano commedie come "Viuuulentemente mia" di Carlo Vanzina con Diego Abatatantuono, l'episodico "Roba da ricchi" di Sergio Corbucci e soprattutto questo film di Castellano e Pipolo, in cui recita accanto a Enrico Montesano. Celebre la scena della seduzione a tavola.
Malizia 2000 (1991)
Lontano dai fasti degli anni 70, subito dopo la scandalo che ha colpito in modo irreversibile la carriera dell'attrice, Samperi prova a rievocare i tempi d'oro con il sequel di "Malizia". Purtroppo, fu un clamoroso fiasco al botteghino.