I Figli della Mezzanotte, un’avvincente storia nell’India della rivoluzione
Dopo il grande successo di “Water”, pellicola candidata all'Oscar come Miglior Film Straniero nel 2005, la regista indiana Deepa Mehta torna dietro la macchina da presa per dirigere un lungometraggio importante, pieno di speranza, storie e immagini intense con sfondo un'India dai colori mozzafiato. La sceneggiatura, firmata dal pluripremiato autore Salman Rushdie, è l'adattamento per il grande schermo di una delle sue opere più amate e di maggior successo, che porta lo stesso titolo del film.
La trama
È il 15 agosto 1947, anno in cui l’India proclamò l’indipendenza dall’Impero britannico. Al motto di “Fà che il ricco sia povero e il povero ricco” tutto nasce da un gesto di ribellione che, fa in modo tale che in un ospedale di Bombay, due neonati vengano scambiati da un’infermiera per permettere all’uno di vivere il destino dell’altro: Sinai, figlio di una donna povera, e Shiva, erede di un coppia benestante. Le loro vite sono quindi destinate a intrecciarsi con quelle degli altri bambini nati nello stesso momento, sono tutti quanti figli della mezzanotte e ognuno di loro possiede delle doti nascoste e straordinarie.
Il cast
Nel cast ritroviamo Satya Bhabha, giovane attore anglo-americano conosciuto principalmente per il suolo di Matthew Patel nel film del 2010 “Scott Pilgrim vs. the World”. Accanto a lui la bellissima Shahana Goswami, attrice indiana tra le più quotate di Bollywood, Rajat Kapoor, attore, sceneggiatore e regista indiano, l'attrice e attivista indiana Shabana Azmi, oltre a Ronit Roy, Siddharth, Seema Biswas e Shriya Saran.