I Rolling Stones festeggiano i 50 anni in sala con “Crossfire Hurricane”
Un "Viaggio semi-mitico degli Stones", con queste parole il regista Brett Morgen descrive “The Rolling Stones – Crossfire Hurricane”, il film evento che festeggia i 50 anni di carriera del gruppo rock più famoso al mondo. Il documentario sarà proiettato nelle sale cinematografiche soltanto il 29 e 30 aprile, grazie a Microcinema Distribuzione (qui l'ELENCO DELLE SALE) e racconta la storia dei The Rolling Stones, un gruppo di ragazzi inglesi dei primi anni '60 ossessionati dal rock, consacrati successivamente come stelle assolute nel firmamento della musica mondiale. Una delle band più importanti in assoluto e tra le maggiori espressioni della miscela tra rock e blues, che loro hanno rivisitato in chiave più dura e aggressiva, con continui riferimenti al sesso e alla droga. Proprio per il loro essere sempre al limite furono chiamati i "brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, proponendo inevitabilmente un modello alternativo al pop dell'altro celebre gruppo inglese.
Gli Stones sono tuttora un'autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica rock, con milioni e milioni di dischi venduti e centinai di concerti sold out in tutto il mondo, hanno portato sotto i riflettori il malcontento e la protesta di intere generazioni. L’uscita del film fa parte dei festeggiamenti per i 50 anni di carriera della band, occasione che viene celebrata dagli stessi componenti del gruppo, Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ronnie Wood, Bill Wyman e Mick Taylor attraverso materiale d’archivio, interviste d’epoca, concerti live e immagini inedite. I Rolling Stones hanno dunque raccontato davanti alla telecamera i retroscena del gruppo fornendo la voce ideale per un documentario che ripercorre uno dei pezzi più importanti della storia del rock’n’roll. Un viaggio quindi, come dicevamo all'inizio, che lo stesso regista definisce in questo modo:
Il film invita il pubblico a toccare con mano il viaggio semi-mitico degli Stones, da outsider a statisti del rock