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Il Gatto con gli stivali vi travolgerà con la parlata caliente e l’aria da sbruffone!

E’ sicuramente il personaggio più divertente e spassoso mai apparso nella saga di “Shrek”, prodotta dai geni della DreamWorks Animation, e adesso è il protagonista assoluto di questo film d’animazione che promette di sbancare il boxoffice.
A cura di Ciro Brandi
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E’ sicuramente il personaggio più divertente e spassoso mai apparso nella saga di “Shrek”, prodotta dai geni della DreamWorks Animation, e adesso è il protagonista assoluto di questo film d’animazione che promette di sbancare il boxoffice.

In cabina di regia troviamo Chris Miller, il quale ha tenuto a precisare più di una volta che il suo è uno spin-off originale e non un sequel di Shrek 4. Il Gatto è analizzato in tutti i suoi aspetti, dando vita ad un perfetto mix di divertimento e perfezione registica.

La storia segue le avventure del Gatto con gli Stivali prime che incontrasse Shrek e gli altri, quando era un avventuriero solitario voglioso di riscattare il proprio onore messo in ombra durante una delle tante scorribande col fratellastro Humpty Alexander Dumpty. Il suo obiettivo principale è sempre stato quello di trovale i fagioli magici che portano al castello tra le nuvole, ma stavolta i suoi piani sono stravolti dall’incontro con la coraggiosa gattina Kitty zampe di velluto e l’intento è quello di sottrarre ai banditi Jack e Jill la famigerata Oca dalle uova d’oro e riportare la pace nel loro villaggio. Operazione non semplicissima.

Una delle caratteristiche che ha portato al successo il personaggio è stato sicuramente il doppiaggio del bravissimo Antonio Banderas. L’attore nella versione originale è semplicemente esilarante ma la vera sorpresa è che è stato chiamato a doppiarlo anche nella versione italiana. La gattina Kitty invece ha la sensuale voce di Salma Hayek, bellezza messicana doc.

Massima cura del dettaglio per l’ambientazione che riprende le scenografie della California di Zorro ma anche il Far West messicano, a cui il 3D non fa altro che bene. Fortissima la sceneggiatura scritta a quattro mani da Brian Lynch e Tom Wheeler che rendono il personaggio del Gatto ancora più spassoso, irriverente, affascinante (la cadenza spagnola e caliente fa sempre il suo effetto!) e, addirittura, più coraggioso rispetto a come appariva in “Shrek 2”.

I bimbi quest’anno saranno molto fortunati, tra “Il Gatto con gli stivali” e “Il figlio di Babbo Natale avranno l’imbarazzo della scelta. Anche se noi propendiamo per il primo.

Voto: 8

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