Il Ministro, l’esercizio dello Stato secondo Pierre Schoeller
Sono passati ben due anni dalla vittoria del Premio Fipresci, assegnato dalla critica internazionale al festival di Cannes del 2011 e finalmente il film di Pierre Schoeller, dal titolo "Il Ministro – L'esercizio dello stato” (L'exercise de l'etat, in lingua originale) uscirà in sala, anche in Italia. Grazie a Pier Francesco Aiello per P.F.A. FILMS e Feltrinelli Cinema, riusciremo quindi a vedere la pellicola pluripremiata, che vanta inoltre ben 11 nomination ai César 2011, gli Oscar francesi, dove ha vinto nelle categorie per la Miglior Sceneggiatura, Miglior Suono e Miglior Attore Non Protagonista. Il 18 aprile quindi, dopo la proiezione anticipata all'ultimo Bergamo Film Meeting, avremo modo di apprezzare anche noi il film del regista francese, che commenta così il suo lavoro.
Volevo mettere da parte la conquista del potere, i problemi di politica partigiana, le lotte intestine e concentrarmi invece sulla pratica del potere, lo Stato, visto attraverso coloro che lo incarnano e che vi si votano. La forza del gabinetto ministeriale è innanzitutto una forza lavoro. Questi uomini sono "atleti dei documenti" che lavorano sotto una pressione costante. Tutto è questione di velocità. Non si può rallentare il ministro a nessun costo, anzi è necessario incoraggiarlo e sostenerlo costantemente. Nutrirlo di positività.
La trama
Il film inizia con una tragica notizia, il ministro dei trasporti Bertrand Saint-Jean viene svegliato in piena notte dal suo capo di Gabinetto, a quanto pare un pullman è precipitato in un burrone. Saint-Jean non ha scelta, deve necessariamente recarsi sul posto per monitorare l'accaduto e parlare alla stampa. Da questo momento in poi, inizia la vera e propria odissea di un uomo di Stato in un mondo che sta diventando sempre più complesso e ostile. Tutto si scontra tra lotte di potere, caos, crisi economica e intrighi politici. Le urgenze si susseguono, una dopo l'altra e quella del pullman è solamente l'apice. A quali sacrifici sono pronti gli uomini? Fino a che punto resisteranno? Lo Stato divora i propri servitori.
Il cast
Nel cast ritroviamo Olivier Gourmet, l'attore belga, feticcio dei fratelli Dardenne, grazie ai quali ha vinto il premio per il Miglior Attore al Festival di Cannes 2002 per il ruolo nel film “Il figlio”. Sotto la regia dei due fratelli è comparso anche in “La Promesse”, “Rosetta”, “L'Enfant – Una storia d'amore” e “Il ragazzo con la bicicletta”, mentre nel 2013 ha vinto il Premio Magritte per il miglior attore. Affianco a lui nella pellicola ritroviamo l'attore francese Jacques Boudet, l'attrice spagnola Arly Jover ed Eric Naggar. Inoltre, in ruoli minori, Abdelhafid Metalsi, François Vincentelli, Stéphan Wojtowicz e Brice Fournier.