Il padre di Macaulay Culkin si è ripreso dall’infarto, ora vorrebbe rivedere il figlio
Le sue famiglie televisive erano strampalate, a volte esageratamente ricche ma sempre unite. Nella vita, purtroppo, Macaulay Culkin non ha avuto la stessa fortuna. Il Daily Mail, infatti, ha svelato le tristi condizioni in cui versa suo padre Kit.
Kit Culkin ha avuto una relazione lunga 21 anni con Patricia Brentrup. Con lei ha avuto sette figli: Macaulay, Kieran, Rory, Christian, Shane, Quinn e Dakota Culkin (morta nel 2008, investita da un'auto). Nel 1995, i due si sono lasciati. Entrambi si occupavano di amministrare la carriera e il patrimonio di Macaulay, da quando l'attore aveva 4 anni, fino al 1995 quando ne aveva 14 e decise di ritirarsi. Il patrimonio ammontava a 50 milioni di dollari. Così ha avuto inizio una battaglia legale tra Kit e Patricia per avere la custodia e dunque anche il denaro, della piccola star. Alla fine, fu lo stesso attore a decidere di allontanarsi dai genitori. Patricia e i suoi figli rimasero a New York mentre Kit ricominciò una nuova vita con Jeanette. L'uomo si fece crescere una lunga barba bianca e insieme alla sua compagna si conquistarono l'anonimato nell'Oregon.
Oggi ha 70 anni e la figliastra Thalia Baker Fuchs ha raccontato al Daily Mail che Kit ha avuto un infarto a gennaio, da allora non riesce più a parlare o ad usare la mano destra. Vorrebbe tanto ricongiungersi con i suoi figli e continua a guardare i film in cui Macaulay era protagonista.
"‘Mamma ho perso l'aereo' viene fuori ad ogni Natale".
Thalia è stata l'unica a stare vicina a Kit durante il lungo periodo di riabilitazione seguito all'infarto. La nuova compagna dell'uomo poteva fare ben poco per lui, dato che anche il suo stato di salute non è dei migliori. Jeanette soffre di perdita di memoria. I medici credono si tratti di un segno del primo stadio della demenza senile.
"Kit ha dovuto imparare tutto dal principio, come parlare o scrivere. È un grande scrittone e non riusciva nemmeno a prendere in mano una penna. Per un po' non ha né parlato, né usato la mano destra. Mi sono sentita davvero sola. Mi prendevo cura di lui e Jeanette e pensavo: "Cosa credo di fare? Io ho tre figli, un marito e due cani. E anche loro hanno due cani". Erano troppe cose di cui farsi carico. Kit ora si è ripreso al 95%. Riesce a parlare quasi come prima. Ha ripreso a guidare e sa persino cucinare, ama farlo. […] Kit è orgoglioso dei suoi figli, vorrebbe riabbracciarli. Io non riesco proprio a comprendere perché si comportino così".
