Il porno messo in ginocchio dalla legge pro-Condom
Si era detto "tolleranza zero" e così è stato a Los Angeles, dopo l'aumento dei casi di Hiv contratti sui set (in ultimo quello di Cameron Bay) del porno della città, capitale storica del mercato a luci rosse. La "Measure B" è l'ordinanza che obbliga gli attori porno ad indossare il preservativo sul set, introdotta il 6 novembre 2012 e che, nel giro di un anno, ha finito con il ridurre drasticamente il numero di pellicole hard prodotte a Los Angeles. Il motivo è molto semplice. Un film dove gli attori recitano con il preservativo, non è apprezzato dal pubblico e, considerando che depositare un permesso per girare presso la contea di Los Angeles ha un costo di 1000 dollari, per rientrare dei costi, i produttori vanno fuori città a girare.
Questo produce una doppia contraddizione. Oltre a far perdere introiti nelle casse cittadine, affonda il mercato della città e porta gli attori a girare in altre città, con un set che resta comunque non protetto. Si può considerare dunque l'esperimento della "Measure B" completamente fallito. I numeri, del resto, parlano chiaro: a novembre 2012, erano 480 i permessi depositati. Quest'anno, invece, sono solo 24 i permessi depositati a Los Angeles.