Il regista Ziad Doueiri arrestato in Libano, il suo “The Insult” appena premiato a Venezia74
Dopo il successo alla Mostra del Cinema di Venezia del suo film "L'insulte" ("The Insult"), è stato tutt'altro che felice il rientro del regista Ziad Doueiri in Libano. Il cineasta è stata infatti arrestato nella notte a Beirut: l'accusa è “collaborazionismo col nemico israeliano”. Il motivo? Doueiri ha parzialmente girato il suo precedente film, "The Attack" (2012), in Israele, nazione con cui il Libano è in ostilità da decenni e contro cui ha combattuto guerre sanguinose nel 1982 e nel 2006. A rilasciare informazioni sui fatti accaduti, oltre ai media locali, è il direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera attraverso Twitter:
Al rientro da Venezia74 arrestato regista libanese Ziad Doueiri (The Insult) accusato di tradimento per aver girato in Israele "L'attentato". Ritirato passaporto francese e libanese. Deve difendersi da accusa di collusione coi nemici israeliani #freeDoueiri
Doueiri è comparso oggi davanti al tribunale militare, ma è lo stesso Barbera a dare la buona notizia: "Il tribunale militare ha deciso per il non luogo a procedere. Ziad libero". Il fermo resta comunque un fatto clamoroso, anche perché solo pochi giorni fa il ministero della cultura aveva annunciato che "The Insult" rappresenterà il Libano agli Oscar.
The Insult premiato a Venezia 74
La notizia suona poi ancora più tristemente ironica, se si considera che "The Insult" è quasi interamente ambientato proprio all'interno di un tribunale. Il film racconta di un processo che vede contrapporsi un cristiano libanese e un profugo palestinese: la contesa nasce da un semplice diverbio verbale e si trasforma in un caso nazionale che mette in luce i conflitti sopiti di un Paese profondamente diviso. Il film è stato premiato dalla giuria di Venezia 74 con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, vinta da Kamel El Basha.
Chi è Ziad Doueiri
Dopo aver studiato negli Usa ai tempi della guerra civile nel suo Paese, Doueiri ha lavorato come assistente alla macchina da presa di Quentin Tarantino in "Le Iene", "Pulp Fiction" e "Jackie Brown" e in diversi altri film americani. Da regista ha diretto quattro film: "West Beyrouth" (passato a Cannes), "Lila dice", "The Attack" e, appunto, "The Insult". In passato, Doueiri ha rifiutato di boicottare Israele nonostante l'inimicizia con il suo Paese: da qui il trattamento riservatogli dalle sue stesse istituzioni, nonostante il riconoscimento appena vinto in uno dei festival più importanti del mondo.