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Iron Man 3, nuovi dettagli sul collegamento con gli Avengers e sul Mandarino

Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios e il regista Shane Black hanno rilasciato due importanti dichiarazioni riguardo al nuovo capitolo di Iron Man.
A cura di Aureliano Verità
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Iron Man 3 - Tony Stark

Poco meno di una settimana fa è uscito il nuovo trailer di "Iron Man 3" (che trovate in testa all'articolo) e l'entusiasmo dei fan è salito alle stelle visto che in quei pochi minuti di presentazione si lascia presagire la grandezza del nuovo capitolo dedicato all'eroe del fumetto Marvel. Si sono susseguite dichiarazioni che hanno aggiunto nuovi dettagli su personaggi e indiscrezioni attorno al film, prima fra tutte quella di Kevin Feige, produttore cinematografico statunitense e presidente dei Marvel Studios, che in un'intervista rilasciata a Collider ha parlato dei possibili collegamenti della nuova pellicola su Tony Stark con i Vendicatori. Feige ha sottolineato il fatto che Stark non saprà che l'agente Phil Coulson, membro dello S.H.I.E.L.D. al servizio di Nick Fury è ancora in vita e quindi che non mancheranno i collegamenti con The Avengers:

L’unico reale collegamento che volevamo con The Avengers in Iron Man 3 è l’effetto che quell'esperienza ha avuto sulla mente di Stark. È stato nello spazio, ha rischiato di morire per mano di alieni scesi sulla terra, ha incontrato un dio capace di radere al suolo una foresta con solo un martello e ha incontrato un ragazzo (Steve Rogers/Capitan America) di cui suo padre parlava già nel 1945. Non è un'anomalia il fatto che quando incontriamo Tony all’inizio di questo film, sia molto più a suo agio quando è in giacca e cravatta piuttosto che nei panni di Iron Man. Gran parte della pellicola è incentrata sul tentativo di Stark nel cercare di imparare a essere sé stesso di nuovo fuori dall’armatura e nel momento in cui la sua casa viene completamente distrutta senza dubbio riceve una spinta in questo percorso.

Mandarino Iron Man 3

Ma non è tutto, altre dichiarazioni di certo non meno importanti sono arrivate dal regista del film Shane Black che in un'intervista rilasciata a IGN si è dilungato sul personaggio del Mandarino, interpretato magistralmente nel film da Ben Kingsley e principale antagonista di Iron Man. Il cineasta si è soffermato sulla caratterizzazione del personaggio, noto per i toni cupi e misteriosi che fin dall'inizio hanno creato l'alone di mistero e segretezza dietro al quale è stato costruito:

Sì, il personaggio del Mandarino ha un retroscena pensato accuratamente. La sua provenienza non è mai stata resa nota e rimane avvolta dal mistero, ma a un certo momento quest'uomo, cresciuto mangiando noccioline e diventato discepolo dell’arte della guerra e dell’antica simbologia cinese, attratto dalle tattiche d'insurrezione dei confederati americani ha creato attorno a sé un piccolo universo pronto alla guerra. La motivazione unica che muove tutto questo sembrerebbe apparentemente un profondo odio per gli Stati Uniti. Lui vorrebbe eleggersi a paladino di tutti i terroristi ma allo stesso tempo ha ricreato se stesso nella maniera del Mandarino, altresì detto di un signore della guerra. Credo che sia stato ricreato in maniera eccellente, perché strettamente fedele al fumetto, ma non ha a che fare con lo stereotipo di Fu Manchu. Non stiamo dicendo che è cinese, ma che in realtà egli si crea un mantello con dei simboli cinesi e dei dragoni, perché rappresentano la sua ossessione con Sun Tzu e le varie antiche arti della guerra che ha studiato fin da giovane. Ecco, così potremmo descriverlo ed è per questo che ci piace.

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