Jennifer Aniston: “Dovrebbe esserci una rinascita del cinema, adesso ci sono solo i film Marvel”
Il cinema è in via di evoluzione, come anche la televisione e ogni media che in questi anni ha subito delle modifiche tali da rivoluzionare il mondo dello spettacolo. Quando a parlare dei cambiamenti riscontrabili in questi anni è uno dei personaggi che tanto di televisione, quanto di cinema ne ha fatto davvero tanto, come Jennifer Aniston, allora certe considerazioni andrebbero valutate con attenzione. In una lunga intervista rilasciata a Variety, in vista della nuova serie televisiva di cui ha preso parte, The Morning Show, l'attrice americana si è soffermata a riflettere su alcune questioni piuttosto importanti nel panorama americano.
La serie tv di cui è protagonista
Il ritorno alla tv di Jennifer Aniston, che al piccolo schermo deve la sua popolarità, sarebbe già un evento degno di nota, ma nella lunga intervista rilasciata alla rivista Variety, l'attrice ha rivelato quelle che ritiene siano alcune pecche del sistema cinematografico americano, svelando dei retroscena a dir poco interessanti, che magari non ci si aspetterebbe da un volto così noto e apprezzato come il suo. La serie televisiva di cui sarà protagonista insieme a Reese Witherspoon, The Morning Show, che si ripropone di scandagliare le dinamiche che sottendono agli show mattutini, indagandone i conflitti che si generano tra gli addetti ai lavori, portando a galla visioni del mondo spesso in contrasto tra loro, che sono incarnate dai tre attori protagonisti, infatti, oltre alle già citate Aniston e Whiterspoon, c'è anche Steve Carell.
Le riflessioni sulle piattaforme streaming e sul cinema
La serie è stata acquistata da Apple Tv, che l'ha voluta per il suo servizio streaming e proprio sull'attività di queste piattaforme la Aniston, che ha girato anche un film per Netflix, si esprime in maniera piuttosto decisa, facendo emergere anche una riflessione per certi versi lapidaria sulle condizioni odierne del cinema:
Negli ultimi due anni tutti questi servizi di streaming sono praticamente esplosi, raggiungendo un livello di qualità davvero notevole, così ho iniziato a pensare “Wow, questo è molto meglio di ciò a cui ho lavorato io”. E poi guardi quello che c’è al cinema, e vedi che l’offerta sta diminuendo sempre di più, ci sono solo i grossi film della Marvel. O cose che non mi è stato chiesto di fare o che non mi interessano, perché non mi piace l’idea di vivere in un green screen. Tutto è cambiato molto. Penso che sarebbe bello se tornasse l’era di Meg Ryan. Penso solo che sarebbe bello andare in un cinema, sedersi e rilassarsi. Credo che dovrebbe esserci una rinascita. Dovremmo tornare a film come Voglia di tenerezza, Il paradiso può attendere, Frankenstein Junior, Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Goodbye amore mio!
Queste dichiarazioni, in effetti, non stupiscono se si pensa a quanto detto da un regista del calibro di Martin Scorsese, che durante la presentazione del suo ultimo film "The Irishman", ha dichiarato che le produzioni Marvel non sono da includere nella categoria dei film. Affermazioni forti in un momento in cui i film con i protagonisti i supereroi della Marvel rappresentano una gallina dalle uova d'oro per il cinema, visti gli incassi che hanno totalizzato al botteghino.
L'incontro con Harvey Weinstein
Durante l'intervista si toccano anche argomenti delicati come il Movimento #Metoo. La conversazione ruota attorno alla figura di Harvey Weinstein, dal momento che in seguito al boom delle accuse di molestie, anche gli show televisivi ne furono colpiti, ma questo aspetto viene aggirato dalla serie di cui la Aniston è protagonista. Ma alla domanda sul fatto di aver conosciuto il noto produttore, l'attrice non esita a rispondere:
Ho fatto un film prodotto da Weinstein, "Derailed", con Clive Owen. C'era la cena della prima e ricordo che ero seduta a tavola con Clive, e i nostri produttori e un mio amico erano seduti con me. E lui venne letteralmente al tavolo e disse al mio amico: "Alzati!" E io pensai qualcosa come "Oh mio Dio." E così il mio amico si alzò e si mosse e Harvey si sedette. Era proprio un tale livello di prepotenza e comportamento da porco.