L’attore Klaus Kinski accusato di stupro dalla figlia Pola
Klaus Kinski, che negli anni settanta grazie alla collaborazione con il regista tedesco (ed ex coinquilino in gioventù) Werner Herzog, aveva raggiunto grande notorietà, torna alla ribalta della cronaca a vent’anni dalla sua morte. L’attore di “Nosferatu, principe della notte” e di “Cobra Verde” viene tirato in ballo in una storia davvero spiacevole. Sua figlia Pola rivolge al padre un’accusa pesante, recriminando il fatto di aver subito abusi da lui fin dalla tenera età. In un’autobiografia edita in Germania con il titolo "Kindermund" (che tradotto sarebbe "Parole di bambini") la Kinski ha messo nero su bianco la sua triste storia, descrivendo con dovizia di particolari l’abuso sessuale subito dal padre, che pare essersi perpetrato per lungo tempo, precisamente per quattordici anni, da quando la ragazza aveva 5 anni fino ai 19. Ecco degli stralci della dichiarazione fatta dalla donna oramai 60enne in esclusiva per il settimanale tedesco "Steirn":
Era semplicemente un violentatore di bambini. Non ha mai rispettato gli altri. Io non ne potevo più di sentirmi dire: Tuo padre! Fantastico! Un genio! Mi è sempre piaciuto! Mio padre giustificava le violenze dicendomi che dappertutto nel mondo i padri lo fanno con le loro figlie.