L’emancipazione della nuova Wonder Woman, Gal Gadot, finisce sotto censura
Il film "Wonder Woman" non sarà proiettato nelle sale cinematografiche del Libano, perché l'attrice protagonista, Gal Gadot, è israeliana e ha un passato nell'esercito. Lo ha riferito al quotidiano di Beirut "The Daily Star" una fonte della Sicurezza Generale, l'organo incaricato di monitorare ed, eventualmente, censurare film, opere teatrali e pubblicazioni. Il provvedimento, proposto dal Ministro dell'Economia Raed Khoury, dopo che per giorni il gruppo "Campaign to Boycott Supporters of Israel – Lebanon" ("Campagna per boicottare i sostenitori di Israele – Libano") aveva fatto pressioni sul Governo, è entrato in vigore il 31 maggio, giorno di uscita della pellicola.
Il Libano è ancora formalmente in guerra con Israele e, pertanto, la legge prevede che i suoi cittadini non possano avere nessun contatto con quelli israeliani. La catena Grand Cinemas ha comunicato tramite Twitter la censura.
Il film, in realtà, doveva essere proiettato in sole 15 sale in tutta la nazione. In passato, però, i film in cui recitava Gal Gadot erano usciti regolarmente nel Paese, ottenendo anche buoni incassi. "Fast & Furious 6" aveva guadagnato quasi 2 milioni di dollari e "Batman vs Superman" quasi 1 milione. Ora "Wonder Woman" è stato censurato, ma alcune copie pirata della pellicola sono già in circolazione.
La trama di "Wonder Woman"
Il film, che nelle sale italiane esce oggi, 1 giugno, è diretto da Patty Jenkins e interpretato, tra gli altri, da Chris Pine e Robin Wright. La storia riporta sul grande schermo l'eroina dei fumetti della DC Comics, a quasi 76 anni dalla sua creazione. Gal Gadot interpreta Diana, principessa delle amazzoni cresciuta su un'isola paradisiaca e addestrata per essere una guerriera invincibile. Sulla sua isola arriva il pilota americano Steve Trevor (interpretato da Chris Pine), costretto a un atterraggio di emergenza, che la rivela una verità che la giovane non può ignorare: tra gli uomini imperversa un atroce conflitto mondiale. Diana decide quindi di intervenire per fermarlo e scopre di avere dei poteri che vanno ben oltre quelli derivanti dal duro addestramento da amazzone ricevuto.
All'anteprima del film a Los Angeles, l'attrice israeliana ha parlato di come il suo personaggio rappresenti l'emblema del femminismo:
Diana ignora completamente le differenze di genere, uomini e donne per lei sono la stessa cosa. E io credo che sia stato brillante il modo in cui gli sceneggiatori hanno raccontato il personaggio. È davvero stupido quando alcuni pensano che se sei una donna non puoi entrare in Parlamento o non hai il diritto di votare.