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La maledizione di Street Fighter: Van Damme sempre strafatto di cocaina e la morte di Raul Julia

Nel 1993 scoppiò la tendenza di realizzare i primi film dai videogiochi di successo internazionale, tra questi anche “Street Fighter”. Il film di de Souza, bellissimo nella sua immensa bruttezza, fu girato con grande difficoltà a causa dei problemi di droga di Jean-Claude Van Damme e della sua inaffidabilità – intrattenne una relazione sul set con Kylie Minogue. In ultimo, i problemi di salute di Raul Julia culminati nella morte subito dopo le riprese.
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Nel 1993 ogni ragazzino da ogni parte del mondo sapeva cosa fosse "Street Fighter II" così come le sue diverse declinazioni: dalla Champion Edition alla Hyper Fighting a velocità raddoppiata, fino a "Super Street Fighter II". Così, in quell'anno particolarmente ricco di progetti cinematografici legati al mondo dei videogiochi – nello stesso anno era uscito "Super Mario Bros" con Bob Hoskins e John Leguizamo e due anni più tardi sarebbe uscito il primo film di "Mortal Kombat" con Cristopher Lambert – il film di "Street Fighter" con una star del calibro di Jean-Claude Van Damme rubò la scena. Al tempo stesso, dopo l'uscita internazionale del film, deluse non poco anche a causa del comportamento dell'attore sul set: "Era strafatto di cocaina", ricorda il regista del film Steven de Souza.

I problemi di Van Damme

Jean-Claude Van Damme era la star assoluta di un cast che comprendeva anche una giovanissima Kylie Minogue, nel ruolo di Cammy, e Raul Julia (il generale M. Bison). Il ruolo dell'attore re delle pellicole d'arti marziali era quello del Colonnello Guile, ma sul set aveva sempre dimostrato di essere capriccioso, poco presente e puntuale e soprattutto sempre fatto di cocaina.

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Una relazione con Kylie Minogue sul set

Inoltre, erano quegli anni in cui veniva da tre divorzi e, nonostante fosse sposato con Darcy LaPier, intrattenne sul set una relazione proprio con Kylie Minogue anni, veniva da tre divorzi. Lui lo ammise: "Sarebbe stato anormale non fare niente con Kylie. Era così bella e attraente, la vedevo ogni giorno accanto a me con quel grande sorriso". Il regista Steven de Souza, in una intervista al Guardian, rivelo poi che all'attore belga fu affidato un "controllore" dalla produzione che non lo facesse eccedere troppo fuori dal set, che era di base soprattutto soprattutto a Bangkok. L'attore si concedeva lunghe feste e si presentava sempre in hangover quando andava bene. Quando andava male, non si presentava. Una volta fu recuperato addirittura a Hong Kong, dove era "fuggito" per passare il tempo tra festini a base di sesso e alcool.

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La morte di Raul Julia

Raul Julia era la seconda star dopo Jean-Claude Van Damme. A lui era affidato il ruolo di antagonista, quello del generale Mike Bison. Senza che nessuno della produzione fosse a conoscenza, Raul Julia si presentò a Bangkok scheletrico a causa di un cancro allo stomaco che lo stava divorando dall'interno. La costumista chiamò il regista: "Abbiamo un problema da risolvere, il costume di scena gli va larghissimo". Questo condizionò soprattutto le scene d'azione dell'attore, che furono quasi tutte improvvisate sul set.

Il film incassò più di 100 milioni di dollari

A dispetto di tutte queste problematiche, il film incassò 105 milioni di dollari in tutto il mondo. Era costato 33 milioni di dollari, quindi l'operazione è stata di successo: “È stato estremamente redditizio per lo studio", ha dichiarato de Souza, "è costato 33 milioni di dollari e ha guadagnato 105 milioni di dollari, quindi è stato un bene per tutti. La gente dice che è talmente stupido come film da essere divertente. Ma lo sapevamo che era divertente". E, in effetti, Street Fighter è un film bellissimo nella sua immensa bruttezza.

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