Miglior sceneggiatura, La paranza dei bambini si aggiudica il premio alla 69ma edizione del Festival di Berlino. A ritirarlo oltre Roberto Saviano ci sono gli altri due sceneggiatori Maurizio Braucci e Claudio Giovannesi, che è anche il regista del film
Premio alla miglior sceneggiatura, il commento di Roberto Saviano
Dal palco della berlinale Roberto Saviano ha salutato così la vittoria del premio: "Dedico questo premio alle Ong che salvano le vite nel Mediterraneo" e poi ha aggiunto "Raccontare la verità nel nostro Paese è diventato molto complicato".
Sulla stessa riga le parole del regista Claudio Giovannesi: "Grazie alla Berlinale per aver invitato il nostro film, grazie alla giuria, ai produttori del film, grazie ai ragazzi, i protagonisti di questo film. Grazie a Roberto per avermi chiamato come regista e a Maurizio per avermi accompagnato in questo viaggio. Vogliamo dedicare questo premio al nostro paese nella speranza che l'arte, la cultura e la formazione tornino ad essere una priorità per l'Italia".
Il titolo internazionale del film Piranhas
Piranhas è il titolo internazionale con il quale è stato presentato (e ha vinto) La paranza dei bambini alla 69esima edizione del Festival del Cinema di Berlino.
Le precedenti vittorie italiane al Festival del Cinema di Berlino
Negli ultimi anni il cinema italiano è stato molto apprezzato al Festival del Cinema di Berlino che ha vinto ben due Orsi d'Oro nel 2012 con i fratelli Taviani per Cesare deve morire e nel 2016 a Gianfranco Rosi per Fuocoammare.
Gli altri premi consegnati al Festival del Cinema di Berlino
L‘Orso d'Oro della 69/a edizione del Festival di Berlino è andato al film Synonymes di Nadav Lapid.
Il premio per la miglior regia alla 69/a edizione del Festival di Berlino è andato a Angela Schanelec per il film serbo-tedesco I was at home, but.
Il premio della Giuria della 69a edizione del Festival di Berlino è andato a Grace a Dieu di Francois Ozon.
Da chi era composta la giuria della 69 edizione del Festival del cinema di Berlino
La giuria era presieduta da Juliette Binoche, oltre all'attrice francese il critico americano Justin Chang, l'attrice tedesca Sandra Hüller, il regista cileno Sebastian Lelio, il curatore museale statunitense Rajendra Roy, l'attrice, regista e produttrice britannica Trudie Styler.