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“La storia infinita”: ecco i protagonisti 30 anni dopo (FOTO)

Nel 1984, il regista Wolfgang Petersen portava nelle sale “La storia infinita”, ispirato al famoso romanzo omonimo di Michael Ende. Oggi, a 30 anni di distanza, il film è un cult del genere fantasy ed è ancora amatissimo dai giovani di tutto il mondo. Ma che fine hanno fatto i tre protagonisti principali Bastian, Atreyu e l’Imperatrice Bambina?
A cura di Ciro Brandi
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Nel 1984,Wolfgang Petersen portò nelle sale “La storia infinita” (“The NeverEnding Story”), ispirato al famoso romanzo omonimo di Michael Ende. Tuttora, la pellicola è amatissima in tutto il mondo e trasmessa a ripetizione. I giovani protagonisti scelti da Petersen furono: Barret Oliver (Bastian), Noah Hathaway (Atreyu), e Tami Stronach (L’Imperatrice Bambina). Il budget di 25 milioni di dollari ne fece il più costoso film di produzione tedesca di allora, ma il successo fu immenso, trainato anche dal favoloso pezzo portante della colonna sonora cantato da Limahl. Per quei pochi che non la conoscessero ancora, la storia racconta del piccolo Bastian, un bimbo che ha da poco perso la mamma, e si rifugia nella soffitta della scuola a leggere un vecchio libro che si rivela magico. Il papà non si cura tanti di lui, così, grazie alla sua forza interiore, Bastian entra nel libro e combatte contro il Nulla per difendere il mondo di Fantàsia e salvare l’Imperatrice Bambina con l'aiuto del drago volante Falkor e del fanciullo guerriero Atreyu. Il film ha avuto due seguiti, “La storia infinita 2”(1990) e “La storia infinita 3”(1994). Ma che fine hanno fatto i tre amati protagonisti a 30 anni dall’uscita del primo film?

Barret Oliver/Bastian è un fotografo di successo

Barret Oliver allora aveva solo 11 anni, ma prima de “La storia infinita” aveva preso già parte ad un episodio del telefilm “Supercar”(1982), e alle pellicole “Scuola di sesso”(1982), “C’è… un fantasma tra noi due”(1982) e “Fratelli nella notte”(1983). Petersen lo scelse tra 200 ragazzi per il ruolo di Bastian, dopo due audizioni. Il ruolo gli da fama internazionale. Tim Burton lo nota subito e gli affida il ruolo di protagonista in “Frankenweenie”(1984). Oliver è Victor Frankenstein, un giovane ragazzo che usava le tecniche Frankensteiniane per resuscitare il suo adorato cane ucciso in un incidente stradale. Successivamente gira “Cocoon, l’energia dell’universo”, di Ron Howard, nel ruolo di David ed è il protagonista di “D.A.R.Y.L.”, film di fantascienza, diretto d Simon Wincer, che gli fa vincere un Saturn Award. I film successivi saranno: “The Secret Garden” (1987), “Cocoon – Il ritorno”(1988) e “Scene di lotta di classe a Beverly Hills”(1989). Da allora si allontana dal cinema e, negli anni Duemila, Oliver decide d’insegnare fotografia (sua grande passione) a Los Angeles, presentando i suoi lavori in vari musei e importanti gallerie.

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Noah Hathaway/Atreyu lavora ancora nel cinema e insegna arti marziali

Noah Hathaway, nel 1984, aveva 13 anni e il ruolo di Atreyu, il coraggioso fanciullo guerriero appartenente al popolo dei Pelleverde, divenne un vero e proprio idolo per i bambini e i giovani di allora, tanto da essere premiato con il Saturn Award come Miglior attore emergente. Hathaway, però, ha iniziato la sua carriera nel cinema a soli 3 anni, apparendo in vari spot pubblicitari. A sei anni, fu scelto per il ruolo di Boxey nella serie tv “Battlestar Galactica”. Petersen lo scelse per il ruolo di Atreyu perché, anche se aveva solo 13 anni, Hathaway già era fisicamente molto forte e preparato a cavalcare, scalare e a battersi in maniera esperta. Successivamente, Hathaway ha recitato in altri film e telefilm, quali “Troll” (1986), “Casebusters” (1986), “To Die, to Sleep”(1994). L’attore è stato sempre attivo nelle attività sportive. Nuotatore provetto, ha anche praticato basket, sollevamento pesi e gare motociclistiche. Verso la metà degli anni ‘80 è passato al ballo, insegnando jazz avanzato and street-dance. Nel 1998 si è trasferito a Los Angeles e ha iniziato a frequentare il "Willow Springs Raceway" di Rosamond, partecipando a gare motociclistiche. Si è addestrato nelle arti marziali per diversi anni, ed era già cintura marrone fin dal tempo del film “La storia infinita”. In seguito ha portato a casa cinture nere in Tang Soo Do e Shotokan, e gareggiato come thaiboxer e ha imparato anche l’ American Kenpo, tenendo anche dei corsi di combattimento ravvicinato per assistenti di volo e piloti. Nel 2012 ha preso parte al film “Sushi Girl” e, l’anno dopo al film “Blue Dream”. Per il 2015 ha in cantiere l’horror “The Chair”, diretto da Chad Ferrin.

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Tami Stronach/L'Imperatrice Bambina  ha lasciato il cinema ed è coreografa

La bellissima Tami Stronach, 11enne al tempo de “La storia Infinita”, è nata a Tehran, in Iran, da padre scozzese e madre israeliana. Il padre, David Stronach, è un noto archeologo che si è occupato delle rovine persiane ed è professore all'Università di Berkeley. La sua famiglia è fuggita durante la Rivoluzione iraniana. La Stronach ha debuttato a 11 anni proprio ne “La storia infinita”, nei panni dell’Imperatrice Bambina. Curiosamente, nonostante il successo del film, la Stronach non ha avuto altri ruoli nel mondo del cinema. Solo nel 2005, l’attrice ha spiegato che i suoi genitori hanno preferito che non recitasse per evitare i pericoli a cui gli attori bambini, nel cinema e nella TV, possono talvolta incorrere. Nel 1996 è diventata membro di un importante corpo di ballo, la Neta Dance Company. È inoltre coreografa e i suoi lavori sono solitamente messi in scena a New York, ma nel giugno 2006 ha effettuato un tour anche in Australia.

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