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L’animazione secondo Jacques Tati

Uscirà a maggio in Italia, distribuito dalla Sacher, L’illusionista, nuovo film d’animazione nato da un’idea del grande attore francese.
A cura di Alessio Gradogna
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Appuntamento a Belleville

Uscirà nelle sale italiane a maggio, distribuito dalla Sacher di Nanni Moretti, L'illusionista, un nuovo film d'animazione francese diretto da Sylvain Chomet, che qualche anno fa aveva già realizzato Appuntamento a Belleville, candidato all'Oscar. Un film che nasce da un copione scritto dal grande Jacques Tati tra il 1954 e il 1959, e che però poi rimase nel cassetto senza mai prendere vita e trasformarsi in un vero e proprio film.

Tati scrisse la storia de L'illusionista ispirandosi alla sua stessa vita, e soprattutto agli esordi, avvenuti nel periodo della grande crisi economica, in un momento in cui il mondo stava inesorabilmente cambiando. Al centro della vicenda un mago, che si trova costretto a spostare le sue esibizioni dai grandi teatri ai piccoli bar di provincia, e conosce poi la piccola Alice, che decide di seguirlo nella sua vita itinerante, e in un mestiere sempre più difficile con l'avvento della modernità.

Una bella favola, dunque, ma impregnata di realismo e disillusione, con un personaggio che anche esteticamente ricorda molto il Monsieur Hulot che rese famoso Tati, il quale probabilmente lasciò inedita la sua storia proprio perchè troppo autobiografica per poterla mettere in scena con il giusto distacco emotivo. Il film avrà (per fortuna) una tecnica d'animazione molto più vicina ai cartoons degli anni '60 che alle megaproduzioni attuali. Un'altra bella iniziativa della Sacher di Moretti, sempre pronta a valorizzare piccoli film d'autore lontani dalla massa ma meritevoli di considerazione e visibilità, come accaduto di recente anche per il norvegese Nord.

Alessio Gradogna

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