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L’atteso sequel “The Predator” di Shane Black arriva nelle sale italiane ad ottobre

In questo quarto e attesissimo capitolo del franchise, i predatori sono geneticamente modificati e ancora più pericolosi e intelligenti. Il loro ritorno sulla Terra sarà innescato per caso e da allora, a contrastarli ci penseranno un gruppo di ex soldati e un’insegnante di scienze. Al cinema dall’11 ottobre.
A cura di Ciro Brandi
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L’attesa sta per finire. Finalmente, a partire dall’11 ottobre, nelle nostre sale arriverà “The Predator”, quarto film della saga cinematografica iniziata nel 1987 con “Predator”, di John McTiernan e proseguita con “Predator 2”(1990), diretto da Stephen Hopkins e “Predators"(2010), per la regia di Nimrod Antal. Il regista di questo sequel è Shane Black che, come i cinefili più accaniti e i fan della serie già sapranno, è stato uno dei protagonisti del primo capitolo nei panni di Rick Hawkins. Nel film di Black, i predatori sono geneticamente modificati e ancora più pericolosi e intelligenti. Il loro ritorno sulla Terra sarà innescato per caso e da allora, a contrastarli ci penseranno un gruppo di ex soldati e un’insegnante di scienze.

Black e Fred Dekker hanno scritto la sceneggiatura e l’intenzione iniziale era quella di girare un reboot della saga, ma poi hanno preferito proseguire il cammino fatto dai registi precedenti e mandare avanti l’amato franchise. Black ha voluto, però, una squadra altamente qualificata per non deludere le aspettative dei fan e ha assoldato Larry Fong come direttore della fotografia, Harry B. Miller III al montaggio, Martin Whist alle scenografie e Henry Jackman alle musiche. Gli effetti speciali, invece, sono stati creati da Alex Burdett e Jonathan Rothbart. I protagonisti di questa nuova, terrificante e adrenalinica avventura sono Boyd Holbroook, Trevante Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown e Thomas Jane. “The Predator” sbarcherà nelle sale dal prossimo 11 ottobre.

La trama

La caccia delle terrificanti creature, riportate sul grande schermo da Shane Black, si sposta dai confini dello spazio inesplorato alle strade di una piccola città. I cacciatori più letali dell’universo, geneticamente modificati attraverso la combinazione dei DNA di specie diverse, adesso sono ancora più pericolosi, forti e intelligenti. Quando un ragazzino innesca accidentalmente il loro ritorno sulla Terra, solo un gruppo di ex soldati e una disillusa insegnante di scienze può impedire la fine della razza umana.

Il cast

Il cast del film è composto da Boyd Holbrook (Quinn McKenna) modello e attore che ha esordito al cinema nel 2008 col film “Milk”, di Gus Van Sant ma poi l’abbiamo visto anche in “The Host”(2013), “L’amore bugiardo – Gone Girl”(2014), “Logan – The Wolverine”(2017) e nella serie tv “Narcos”, dove aveva il ruolo dell’agente della DEA Steve Murphy. Le altra star di questo sequel sono Trevante Rhodes (Nebraska Williams), Jacob Tremblay (Rory McKenna), Keegan-Michael Key (Coyle), Olivia Munn (Casey Bracket), Sterling K. Brown (Will Traeger), Thomas Jane (Baxter), Alfie Allen (Lynch), Augusto Aguilera (Nettles), Jake Busey (Sean Keyes), Yvonne Strahovski (Emily McKenna), Lochlyn Munro (Tenente generale Marks), Niall Matter (Sapir) e Brian A. Prince (Predator).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Nel film non è menzionato, ma il personaggio di Sean Keyes, interpretato da Jake Busey, è il figlio di Peter Keyes, ufficiale visto in “Predator 2”(1990), interpretato da Gary Busey, padre nella vita reale di Jake Busey.

2. Arnold Schwarzenegger ha rifiutato l’offerta di tornare nel film nei panni di Dutch, invece il premio Oscar Adrien Brody, protagonista di “Predators” del 2010, tempo fa espresse il suo interesse per un eventuale coinvolgimento nel progetto di Black. Nulla di fatto.

3. Durante il San Diego Comic-Con International 2018, il produttore John Davis ha annunciato che il progetto prevede la realizzazione di una trilogia, sempre con Shane Black alla regia, ma solo se questo primo film avrà il successo sperato.

4. Benicio del Toro fu contattato, inizialmente, per il ruolo di Quinn McKenna ma ha dovuto rifiutare per altri impegni.

5. Il nome dell’Università John Hopkins che vedremo nel film è un tributo ai registi dei due primi film del franchise: John McTiernan e Stephen Hopkins.

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