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Le 10 cose de “La grande bellezza” che ancora non sapevate

Il film di Paolo Sorrentino è riuscito a riportare a casa l’Oscar come Miglior film straniero, dopo ben 15 anni da “La vita è bella” del grande Roberto Benigni. La pellicola ha vinto anche il Golden Globe, il BAFTA, quattro European Film Awards, nove David di Donatello, cinque Nastri d’Argento, diventando uno dei film italiani più rinomati e apprezzati di questi ultimi anni. Ci sono, però, ancora 10 cose che forse non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Il film di Paolo Sorrentino del 2013, vincitore dell’Oscar 2013 come Miglior film straniero, riportando nel nostro paese l'ambito riconoscimento, dopo 15 anni da "La vita è bella". Il film è riuscito a portare a casa anche il Golden Globe, il BAFTA, quattro European Film Awards, nove David di Donatello e cinque Nastri d'Argento. La storia di Jep Gambardella, scrittore e giornalista ormai cinico e insofferente, al quale non resta che pescare nei ricordi perchè deluso e disgustato dal presente, interpretato da un grandissimo Toni Servillo, ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo. Ci sono, però, ancora 10 cose sul film che non sapevate.

1. “L’Apparato umano”

In un’intervista a Radio 2, Sorrentino disse che, arrivati quasi a metà delle riprese, voleva intitolare il film “L’Apparato Umano”, che è anche il titolo del romanzo scritto dal protagonista principale del film, Jep Gambardella, ma in seguito cambiò decisamente idea.

2. La citazione di Céline

Il film è ricco di citazioni famose. Quella iniziale è tratta dal libro “Viaggio al termine della notte”, dello scrittore francese Louis-Ferdinand Céline, che serve anche come chiave di lettura per il viaggio intrapreso da Jep ne “La grande bellezza” e che recita così: “Viaggiare è molto utile, fa lavorare l'immaginazione, il resto è solo delusioni e pene. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato”

3. Il busto di Gustavo Modena

Il film inizia con un primo piano al busto di Gustavo Modena (1803-1861) al Gianicolo, un attore e patriota italiano che fu un innovatore per il teatro del XIX secolo. Modena intendeva l’attività teatrale come mezzo di elevazione e liberazione morale dell’individuo,  per far aprire gli occhi ai ciechi estirpando pregiudizi e superstizioni.

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4. La dedica a Giuseppe D’Avanzo

Forse non tutti sanno che il film è dedicato al giocatore di rugby, scrittore e giornalista Giuseppe D’Avanzo, grandissimo amico di Sorrentino e famoso per i suoi articoli sui quotidiani la Repubblica e Corriere della sera, che morì durante la produzione del film, precisamente il 30 luglio 2011.

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5. La statua del Marforio

La statua che si trova alle spalle di jep Gambardella nella locandina internazionale del film è il Marforio, un'enorme scultura marmorea di epoca romana, risalente al I secolo, raffigurante forse il dio Nettuno, l’Oceano o il Tevere. Fu una delle sei statue parlanti di Roma, forse la più nota dopo Pasquino. La statua è conservata nei Musei capitolini, quindi quello che vediamo nella locandina è un fotomontaggio, ma la statua è reale.

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6. “Il Fu Mattia Pascal” e Jep Gambardella

In una scena iniziale del film Jep Gambardella ascolta, sotto forma di audiolibro, un pezzo de “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello: “Nessun dubbio su le mire infami del Malagna; bisognava dunque, a ogni costo, al più presto, salvare la ragazza.” Ricordiamo che, assolutamente non a caso, l’opera è il racconto da parte del protagonista della propria vita e delle vicende che l'hanno portato ad essere il "fu" di se stesso.

7. Le riprese a Roma e all’Isola del Giglio

Le riprese de “La grande bellezza” sono iniziate a Roma il 9 agosto 2012, ma tutte le scene ambientate al mare sono state girate, invece, nei primi di settembre all'Isola del Giglio, presso il faro di Capel Rosso, località nota, purtroppo, anche per la tragedia accaduta alla nave da crociera Costa Concordia.

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8. I ringraziamenti ad attori "tagliati"

Sorrentino, nei titoli di coda del film, ringrazia gli attori Giulio Brogi e Fiammetta Baralla (scomparsa nel 2013) per la partecipazione, ma in realtà, le scene in cui questi erano presenti sono state tagliate nella versione distribuita del film. La scena con Brogi, nei panni di un anziano regista, riguardava un colloquio tra quest'ultimo e Jep, mentre Fiammetta Baralla aveva interpretato la vecchia madre di Sabrina Ferilli/Ramona.

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9. Il ritorno nelle sale dopo il Golden Globe e il successo in tv

La distribuzione del film è stata alquanto “particolare”. Infatti, dopo aver vinto il Golden Globe, il 16 gennaio 2014, il film è tornato nuovamente nelle sale italiane, mentre dopo la vittoria dell'Oscar, il 4 marzo 2014,  è stato trasmesso in prima serata da Canale 5, totalizzando 8.861.000 telespettatori, diventando il film più visto degli ultimi dieci anni sulla televisione italiana.

10. Gli incassi non stratosferici

Nonostante la vittoria dell’Oscar come Miglior film straniero, gli incassi non sono stati stratosferici. Nella prima settimana di programmazione in Italia, il film ha incassato 2.471.175 €. L'incasso totale nelle sale italiane è stato di 9.535.868 €. In tutto il mondo, “La grande bellezza” è riuscito ad incassare 21 milioni di dollari.

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