Legion: la recensione, Paul Bettany in un film inutile e dannoso
Quando in un film non si salva nulla. Non che mi aspettassi chissà cosa da questo Legion, ma il filone sacro/profano apocalittico a volte riserva qualche sorpresa. Nessun pensiero fu più sbagliato, l'onnipotente ha decretato la fine della vita umana sulla terra, senza nemmeno avvisare, e le sue piaghe hanno inquietanti risvolti horror.
L'ultima notte di vita sulla terra l'angelo Michael (Paul Bettany, Dogville; Il Codice Da Vinci) piomba sulle strade disertando la sua cerchia divina. In conflitto con gli ordini superiori che prevedono lo sterminio totale della razza umana, Michael taglia le ali tramutandosi in umano, si arma fino ai denti e raggiunge una tavola calda nel deserto del Nevada, dal nome profetico: Paradise Falls. Lo scopo dell'angelo caduto è quello di proteggere il futuro figlio di Audrey, che sarà il nuovo Messia.
Intanto a Paradise Falls la situazione precipita: Audrey (Willa Holland, la figlia adottiva di Brian De Palma) è incinta al nono mese, ma non ha nessuna intenzione di fare la madre. Bob (Dennis Quaid) e Jeep (Lucas Black) Hanson padre e figlio le offrono aiuto e un lavoro come cameriera nel loro ristorante. Nel frattempo una famiglia con BMW in avaria si annoia seduta ai tavoli, mentre Kyle Williams (Tyrese Gibson,ex modello di Guess) l'ennesimo turista sperduto, cerca di fare una telefonata nel locale.
In due minuti succede il finimondo, ma va intuito perchè niente di tutto ciò si percepisce in alcun modo, la tv perde ricezione, la linea telefonica non ha segnale, la radio è muta. Nessuno capisce cosa succede nel mondo fino all'arrivo di una dolce vecchina satanica che dopo un paio di finti complimenti morde alla giugulare uno dei protagonisti con i suoi denti aguzzi per poi camminare sul soffitto. Mentre Bob fa il tiro al bersaglio per ucciderla con il suo fucile a pallettoni.
Con flemma celestiale giunge in soccorso Michael, finalmente, che dopo venti minuti di silenzio decide di mettere al corrente tutta la ciurma del bar, del potente disegno del Signore: Prima piaga moderna è la persecuzione dei posseduti (la vecchina e i suoi tirapiedi), poi arrivano le legioni angeliche con tanto di ali affilate come rasoi e immuni ai proiettili. Per uccidere tutti. Il picco dell'assurdità maniacale si raggiunge con lo scontro banale fra Michael e Gabriel(Kevin Durand,Robin Hood) sempre troppo devoto a Dio per essere lungimirante.
Questo film è una via di mezzo fra Resident Evil, Ultimatum alla terra e Constantine, se prendete il peggio delle tre pellicole arrivate quasi alla sensazione giusta.Sarebbe meglio per il regista Scott Stewart tornare ad occuparsi degli effetti speciali. Per il bene di tutti.
Ambra Zamuner