Lost: l’inizio della fine
Le mille domande che hanno accompagnato gli appassionati per 6 anni stanno per essere sciolte: la sesta e ultima stagione di Lost, la spettacolare serie creata dal genio di J.J.Abrams, è finalmente giunta tra noi. Dal 10 febbraio, a nemmeno 10 giorni dalla prémière americana, Fox (canale del pacchetto Mondo di Sky) trasmette gli episodi dell’ultimo ciclo, quello che – a detta degli autori – dovrà dare le risposte che gli spettatori cercano. Ma ovviamente, non tutte.
La quinta stagione finiva con il punto di svolta dell’intero arco narrativo, l’esplosione del pozzo a seguito degli esperimenti della Dharma, pozzo nel quale si trova Juliette che quell’esplosione avrebbe dovuto evitare per cercare di impedire che l’Oceanic 815 precipitasse: è difficile, a tratti impossibile districarsi in poche righe nel magma di falle spazio-temporale aperte dalla serie e che gli autori devono chiudere. Ancora più difficile se Lindelof e socistravolgono di nuovo la struttura narrativa, sostituendo ai flashback e ai flashforward, i flashsideways, cioè la descrizione della realtà parallela che le azioni dei naufraghi hanno creato.
C’è di che far girare la testa nei 16 episodi che daranno la chiusura al più grande culto televisivo del 21° secolo, ma i produttori dello show promettono un ritorno alle tensioni e alle atmosfere delle prime stagioni, evidenziato dal probabile ritorno di personaggi come Shannon (Maggie Grace) o Ana Lucia (Michelle Rodriguez, recente ospite del Festival di Sanremo). A sperarlo evidentemente sono in molti, più di 14 milioni in America, quasi 400.000 in Italia, cifra record per il canale satellitare
. Senza contare coloro che l’hanno scaricato, ma loro non si possono contare.