Lupin: un mito degli anni Ottanta sta per tornare più bello che mai

La ricerca del misterioso Diario di Bresson è la nuova avventura del ladro gentiluomo più amato di sempre. Lupin torna solo al cinema nella nuova, spettacolare veste grafica 3DCG, in una missione che neanche suo nonno è riuscito a compiere. Con nuovi personaggi, la sua banda al completo, la bellissima Fujiko, l’irriducibile Zenigata e nuovi, temibili nemici, riuscirà Lupin a cavarsela anche questa volta?
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A cura di Ciaopeople Studios
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Inseguimenti pazzeschi sulla 500 rigorosamente anni Sessanta e gialla che fa le curve su due ruote, groove ritmato da dei giri di basso esplosivi come altre curve, quelle dell’ammaliante Fujiko; e poi, la lama affilata della katana di Goemon, l’infallibile mira di Jigen. Inseguito dall’ispettore Zenigata, snodato come Adriano Celentano, ancor più cool grazie alla nuova veste grafica, Lupin III, il più grande ladro del mondo, è tornato con la sua banda in una nuova avventura da godere al cinema dal 27 febbraio, intitolata Lupin III – The First.

Per chi se li fosse persi

Per le vecchie generazioni, Lupin III è un vero cult, al pari di James Bond e della saga di Guerre Stellari. Ha dalla sua una letteratura immensa fatta di manga, anime e lungometraggi, e per ogni nuova opera a lui dedicata, il confronto col passato è sempre vivace. Con Lupin III – The First gli appassionati avranno nuovi stimoli con cui nutrire il loro immaginario: i protagonisti della serie mantengono le loro caratteristiche originali, e viene presentato un nuovo personaggio Laetitia, la ragazza studiosa di archeologia che va alla ricerca del Diario di Bresson e che per la sua cultura lascia Lupin sempre stupito. Jigen con la sua immancabile sigaretta spiegazzata, Goemon continua ad avere un’unica amante, la sua katana, Fujiko resta un geniale mix mozzafiato di malizia, tradimento e ingegno, e infine, a chiudere la carovana dei fuggitivi, l’ispettore Zenigata che si nutre sempre della solita ossessione: arrestare Lupin. La trama del nuovo film ruota intorno al leggendario Diario di Bresson che neanche il nonno Lupin I è riuscito a trafugare e che porterà Lupin III e la sua banda in giro per mezzo mondo, da Parigi fino in Brasile.

Vecchia giacca, nuova veste grafica

Da vero ladro gentiluomo, Lupin III ha stile, ama le auto d’epoca e le belle donne da cui si fa puntualmente fregare, e da uomo elegante indossa sempre la giacca. Come tutti i personaggi che hanno fatto la storia dei fumetti e degli anime, anche in Lupin III ci sono degli elementi caratterizzanti con cui giocano gli autori. La giacca è uno di questi. Nella prima serie animata (1971-72), Lupin la indossa verde, nella seconda (1977-1980), è di tessuto rosso. La rosa, non troppo fortunata, è legata alla terza serie (1984-85), mentre nella quarta serie Lupin III – L' avventura italiana del 2015 un Lupin meno goffo e più vanitoso indossa la giacca blu. Nel nuovo film Lupin indossa di nuovo una giacca rossa, ma in pelle, che bene si abbina alla vera novità, la tecnica con cui è stato realizzato il film, la computer grafica 3DCG. Questa grafica
dona alle immagini un senso di realismo e dinamismo decisamente inedito per il mondo del ladro più celebre nel mondo. Il passaggio dalla grafica 2D al 3D è stato molto complesso, per non far perdere il tratto distintivo dal punto di vista visivo, quella “lupinità” che tratteggia i personaggi. Per questo c’è voluto un forte lavoro di modelling. Particolarmente complesso è stato il lavoro su Fujiko che nei film è sexy con occhioni languidi tendenti all’insù, mentre nelle serie televisive è meno esplosiva e con gli occhi abbassati. Quale aspetto scegliere? Il lavoro è stato molto complesso e ricco di discussioni, e l’aspetto definitivo scelto per questo nuovo episodio non deluderà i suoi ammiratori, in quanto il CGI offre molte più sfumature rispetto alle tecniche di disegno tradizionali.

Il primo senza Monkey Punch

Lupin III – The First esce a quasi un anno dalla morte del suo creatore, Monkey Punch, e a quarant’anni dall’uscita di Lupin III – Il castello di Cagliostro realizzato dal maestro Hayao Miyazaki. Un cambio della grafica così netto apportato dal regista Takashi Yamazaki sta suscitando molta curiosità. Tutti si chiedono cosa ne penserebbe Monkey Punch se fosse ancora in vita. In realtà la risposta già c’è: Monkey Punch è stato il primo presidente dell’Associazione Manga Digitali e in un’intervista rilasciata all’uscita di Lupin III vs Detective Conan – Il film alla domanda su cosa ne pensasse di quel Lupin, ha dichiarato
scherzosamente: “ La prossima volta lo voglio vedere in 3D ”. Da buon erede, Yamazaki sta seguendo la strada indicata.. E si direbbe con risultati notevoli che avrebbero sicuramente stupito il papà di Lupin III.

Non vi resta che godervi sul grande schermo questa nuova, pazzesca versione di Lupin in Lupin III – The First, dal 27 febbraio al cinema.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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