Marco D’Amore ricorda Ennio Morricone: “Fischiettavo le sue musiche senza sapere chi fosse”
Marco D'Amore ricorda Ennio Morricone, scomparso in uno dei giorni più felici per la sua carriera, quello in cui vince il Nastro d'Argento come Miglior Regista Esordiente. La scomparsa del grande compositore è infatti giunta il 6 luglio, in coincidenza con la data scelta per l'assegnazione dei premi in questa edizione del tutto anomala e particolare, segnata dall'era Covid. E naturalmente non poteva, visto l'evento, che essere interamente incentrata su un ricordo del maestro, che ai Nastri d'Argento aveva vinto diverse volte.
"Sono cresciuto fischiando le sue musiche – ha detto a Leggo Marco D'Amore di Morricone – senza nemmeno sapere chi fosse. La potenza della sua arte era entrata nel mio cervello prima che fossi in grado di razionalizzare. Da piccolo infatti suonavo, e intonavo spesso i suoi temi: Deborah di C’era una volta in America o Nuovo Cinema Paradiso. Sono certo che il cielo abbia spalancato le sue porte a Ennio Morricone e che ora, lassù, stiano ascoltando la sua musica celestiale”.
La vittoria ai Nastri d'Argento significa qualcosa di importante per Marco D'Amore, che oltre al talento da attore vanta anche una riconosciuta capacità di stare dietro alla macchina da presa, che d'altronde aveva già dimostrato con Gomorra, di cui aveva diretto diversi episodi dopo la sua uscita dal cast della serie per la morte del suo personaggio, poi protagonista del film spin off che lui stesso ha diretto. L'attore campano ha voluto fare anche una dedica per il premio ricevuto, rivolgendosi in particolare alle persone che hanno contribuito a realizzare il progetto che gli è valso il primo premio da regista ai Nastri d'Argento: "Ai compagni di viaggio. A chi ha donato talento e fatica. A chi ha ascoltato senza pregiudizi. Al pubblico e alle sale piene. A Napoli, nord della mia bussola. Al futuro che verrà. La mia gratitudine eterna. Marco".