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Marilyn Monroe prima della sua morte fu costretta ad abortire, la rivelazione in una nuova biografia

Marylin Monroe è una delle grandi icone del cinema mondiale, la sua bellezza e la sua bravura resteranno indelebili, ma la sua vita è sempre stata avvolta da una coltre di mistero. Stando a quanto si racconta in una nuova biografia, la diva qualche settimana prima di morire avrebbe abortito sotto falso nome. Portava in grembo il figlio di John o Bob Kennedy, che avrebbero spinto affinché fosse taciuto lo scandalo. Il dolore per questa perdita avrebbe indebolito ancora di più il suo stato emotivo e mentale, portandola alla morte.
A cura di Ilaria Costabile
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Marilyn Monroe è stata, e forse continuerà ad esserlo per sempre, una delle grandi icone del cinema. La sua vita è stata costellata di successi, ma anche di intrighi e misteri, soprattutto quelli che riguardano la sua morte. All'età di 36 anni, la più luminosa stella di Hollywood si è spenta, in circostanze che da sempre sono sembrate sospette, sebbene all'epoca fu archiviato l'accaduto come un suicidio, dal momento che la star aveva ingerito una quantità tale di barbiturici da procurare un'overdose. In una recente biografia, però, sono emersi altri dettagli completamente inediti relativi ai periodi immediatamente precedenti alla sua scomparsa, come ad esempio il fatto che fosse stata costretta ad abortire.

Marilyn abortì sotto falso nome

Il titolo del libro è "Norma Jean – The Life of Marylin Monroe", scritto da Fred Laurence Guiles che analizza, con minuzia di particolari, gli ultimi giorni vissuti dalla grande diva, facendo emergere degli aspetti che mai erano stati verificati prima d'ora. Nel libro l'autore afferma che Marilyn, deceduta il 5 agosto 1962, il mese prima avrebbe subito un intervento per interrompere una gravidanza indesiderata, probabilmente portava in grembo il figlio di John o di Bob Kennedy. L'interruzione sarebbe avvenuta il 20 luglio del 1962 al Cedars Lebanon Hospital sotto falso nome. Questa rivelazione andrebbe ad avvalorare quello che negli Anni Novanta, affermò un giornalista, ovvero che la Monroe fu costretta ad andare in Messico, nel mese di giugno, perché costretta ad abortire. Le pressioni sarebbero venute, ovviamente, dai Kennedy che volevano nascondere questo ulteriore scandalo.

Il dolore la portò alla morte

L'aborto non è mai un'operazione semplice per una donna, implica una profonda sofferenza e sarebbe stato proprio questo avvenimento a ledere ulteriormente la stabilità emotiva della diva che, quindi, non avrebbe retto al dolore e allo stress emotivo, tanto da inghiottire la famosa dose di barbiturici che l'ha portata alla morte. Una morte quasi indotta, sebbene non sia possibile, a distanza di così tanti anni, conoscere ciò che accadde davvero in quella torrida estate americana, un mistero che forse non si risolverà mai e che, alcuni, come anche il primo marito dell'attrice, Joe di Maagio attribuì alla famiglia Kennedy.

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