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Marjane Satrapi: “Con La Bande des Jotas scherzo sulla mafia”

L’artista iraniana torna con un film, La Bande des Jotas in cui è sia regista che attrice. Dopo il successo del film animato Persepolis basato sulle sue vignette ha annunciato che non realizzerà più un cartone animato e si cimenterà solo nel cinema.
A cura di Simona Saviano
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Marjane Satrapi La bande des Jotas divertimento puro

Dopo il grande successo del film d'animazione "Persepolis" nel 2007 e l'ultimo "Pollo alle Prugne" ispirato ad un suo omonimo fumetto l'iraniana esiliata a Parigi ha presentato al Festival di Roma 2012 il suo ultimo lavoro che la vede impegnata come regista e attrice: La Bande des Jotas. Al centro della storia uno scambio di valigie casuale tra una coppia gay Nils e Didier, che si sta reca in Spagna per un torneo di badminton, e una donna, la Satrapi, ricca e ricercata dalla mafia spagnola. Nasce tra i tre protagonisti un'amicizia inaspettata e che li porterà in un folle viaggio insieme durante il quale uccideranno alcune persone.

Un film che non t'aspetti – Nessuno degli spettatori si aspettava un'opera del genere, che però ha convinto i critici e i giornalisti. Lei stessa ha motivato l'abbandono delle vignette e delle illustrazioni a cui forse tutti erano abituati ad immaginarla fino ad oggi:

Basta vignette non le disegno più, non me la sento, preferisco fare il cinema. Se avessi programmato una carriera come fumettista avrei già fatto Persepolis 2 o Persepolis in Occidente, ma il mio cibo preferito sono le linguine alle vongole che con 5 euro si mettono in tavola, non mi interessa arricchirmi ma fare film.

Satrapi libera di fare cinema

Non si è cimentata nel genere "impegnato" nella causa per la libertà d'espressione del suo paese l'Iran e ha deciso di concedersi una pausa per non prendersi troppo sul serio, esprimendo se stessa in un film che ha girato per divertimento, per la pura gioia di farlo. Ne ha spiega il perché a La Stampa:

Mi sento sempre ripetere la stessa cosa, e cioè che, siccome sono iraniana, dovrei essere interessata solo ai problemi del nucleare e delle donne velate. E invece non è così, concedetemi questo diritto. Ho sentito, in passato, il bisogno di esprimermi sul mio Paese, adesso ho l’impressione di aver detto tutto quello che avevo da dire. Sono iraniana, certo, e anche guardandomi non si potrebbe dire che sono svedese, però adesso ho voglia di altre cose.

Satrapi libera di fare cinema – I due grandi progetti cinematografici "Persepolis" e "Pollo alle Prugne" sono stati importanti ma adesso racconta di aver bisogno di altre cose e nello specifico di ritrovare la passione e il piacere di fare cinema. "La Bande des Jotas" è stato per lei liberatorio: non ha avuto pressioni o grandi troupe intorno e il film è stato girato davvero per il semplice gusto di divertirsi. Come ha ammesso a La Repubblica il film è "stato girato in undici giorni, a bassissimo costo, solo tra amici. Recito nella parte della protagonista per risparmiare. E' un esperimento del tutto improvvisato, uno scherzo sulla mafia, ho visto troppi film in cui è presa sul serio".

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