Martin Scorsese contro i film Marvel: “Non sono cinema, ma parchi a tema”. La replica degli autori
Nelle ultime ore, Martin Scorsese è clamorosamente in trend nei dibattiti social a tema cinema, e non per l'uscita imminente del suo nuovo film "The Irishman". Il regista italoamericano sta facendo parlare per un giudizio decisamente tranchant e senza peli sulla lingua su uno dei fenomeni più importanti del cinema contemporaneo, vale a dire i cinecomic Marvel. I film sugli Avengers sono i blockbuster di maggior successo degli ultimi decenni ma, secondo il cineasta premio Oscar, non sarebbero vero cinema. Lo ha dichiarato in una intervista alla rivista britannica Empire.
Non li vedo. Ci ho provato, sai? Ma non è cinema. Onestamente, la cosa più vicina cui riesco a pensare, per quanto ben fatta e con gli attori che fanno del loro meglio in queste circostanze, sono i parchi a tema. Non è il cinema degli esseri umani che cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche a un altro essere umano.
La reazione di James Gunn
Da entrambi i lati dell'oceano, si è scatenata la discussione, divisa equamente a chi difende i film Marvel (spesso con tanto di insulti a Scorsese) e a chi afferma che il regista di Taxi Driver abbia ragione. Non l'ha presa bene James Gunn, regista e sceneggiatore della saga "I Guardiani della Galassia" (peraltro, gli unici cinecomic Marvel che si avvicinano alla definizione di cinema d'autore). "Martin Scorsese è uno dei miei 5 cineasti preferiti", ha twittato, "Mi sono sentito offeso quando la gente ha criticato e boicotatto L'ultima tentazione di Cristo senza aver visto il film. Sono rattristato dal fatto che ora giudichi i miei film allo stesso modo. Detto questo, amerò sempre Scorsese, sarò sempre grato al suo contributo al cinema, e non vedo l’ora di vedere The Irishman".
Parla anche lo sceneggiatore di Doctor Strange
Sempre su Twitter è intervenuto anche C. Robert Cargill, sceneggiatore di "Doctor Strange": "Quando Scott (Derrickson, il regista, ndr) e io stavamo creando Doctor Strange, la stragrande maggioranza delle note della Marvel riguardava l'approfondimento del personaggio, il rafforzamento della storia e la domanda se potessimo "renderla più particolare". Chiunque pensi che la Marvel stia solo cercando di fare passeggiate nei parchi a tema è ingiusto e cinico".