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Mattarella ricorda Alberto Sordi: “Simbolo del cinema italiano, prima della fama tanti sacrifici”

In occasione dei 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, il Presidente della Repubblica lo ha ricordato in una nota. Sergio Mattarella ha rimarcato come l’attore abbia illuminato la storia del cinema italiano con la sua carriera. Ha ricordato, poi, che agli esordi fece i conti con “difficoltà e sacrifici” prima di riuscire a conquistare la popolarità.
A cura di Daniela Seclì
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Oggi 15 giugno, ricorrono i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, uno degli attori più rappresentativi del cinema italiano. Le sue pellicole sono parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese. I suoi personaggi, ancora oggi, suscitano ilarità ma fanno anche riflettere. Non sorprende, dunque, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia deciso di ricordarlo in una nota.

I 100 anni di Alberto Sordi

Nell'omaggio per il centenario di Alberto Sordi, Sergio Mattarella ha evidenziato come la sua carriera abbia illuminato la storia del cinema italiano. Il Presidente della Repubblica, inoltre, ha evidenziato che gli esordi dell'attore non furono facili. Lo stesso Sordi, infatti, raccontò che a 16 anni lavorava per sopravvivere, per poter mangiare. Il successo arrivò solo dopo tanti sacrifici. Mattarella lo ha ricordato così:

"Oggi Alberto Sordi avrebbe compiuto cento anni. Il suo talento, la sua comicità originale, i personaggi che ha mirabilmente interpretato nella lunga carriera sono parte dell'immaginario degli italiani e suscitano tuttora interesse e simpatia. È stato un simbolo del cinema italiano. Ha lasciato l'impronta su pagine significative della sua storia, dando vita a scene che sono rimaste leggendarie. Eppure i suoi esordi nel mondo dello spettacolo non gli risparmiarono sacrifici e difficoltà. Ma con tenacia e passione è riuscito a conquistare la popolarità e le sue maschere sono divenute rappresentative di un costume che cambiava".

Mattarella ricorda le mille sfumature dell'arte di Sordi

Sergio Mattarella ha ricordato che Alberto Sordi ha espresso il suo talento artistico non solo nel cinema, ma anche in radio e in televisione. Il vissuto dell'attore, fatto di sacrifici e di duro lavoro, è un esempio da seguire in questo periodo delicato in cui dopo la pandemia, si desidera costruire una ripartenza:

"La vena artistica di Sordi ha trovato espressione, oltre che nel cinema, nella radio, nel teatro, nella televisione. È stato regista e autore, oltre che attore e doppiatore straordinario. Con i suoi film più celebri ha conquistato il pubblico internazionale, diventando così un ambasciatore della commedia italiana. Il cinema lo annovera tra i suoi grandi. Ne apprezziamo ancor più il valore in un momento come quello che stiamo vivendo, segnato da problemi inediti, ma anche dal diffuso desiderio di una ripartenza. Le grandi figure del cinema possono essere d'esempio e di stimolo per chi oggi raccoglie il testimone di questa sfida, che fa vivere i sogni, che racconta la società, che interpreta i sentimenti e che è parte viva della cultura di un Paese".

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