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Maurizio Mattioli, i 65 anni del mattatore della commedia italiana

L’attore comico romano, dagli anni ’70 in poi, è stato il protagonista di decine di commedie e fiction di enorme successo. Oggi, compie 65 anni ma non ha alcuna intenzione di smettere di farci ridere.
A cura di Ciro Brandi
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Se facciamo il nome di Maurizio Mattioli, pensiamo subito alla sua verve romanesca, agli spettacoli del Bagaglino, alle decine di commedie a cui ha preso parte e a tutti i grandi attori con cui ha lavorato. Pensate che, nella sua lunghissima carriera, Mattioli ha girato più di 80 film e 39 tra serie e film attraversando, praticamente, la storia del cinema italiano, dagli anni ’70 fino ai nostri giorni. Oggi, l’attore compie 65 anni e non si è mai concesso una pausa, anche se ultimamente ha subito il grave lutto della moglie, che lo ha gettato nello sconforto più totale, ma si è fatto forza ed è tornato in video e sul grande schermo per la gioia dei suoi fan

Gli inizi

L’attore è nato a Gorga, in provincia di Roma, e iniziò molto presto la sua carriera ne mondo dello spettacolo, prima come comparsa generale in pellicole di serie B e poi con ruoli di maggiore importanza nel piccolo schermo. Il debutto avviene nella commedia “Patroclo! E il soldato Camillone, grande grosso e frescone”(1973) per la regia di Mariano Laurenti, accanto a Pippo Franco e Luciana Turina. Da quel momento, praticamente, Mattioli non si fermerà più e prenderà parte a varie commedie sexy e a tema poliziottesco, tanto in voga in quegli anni.  In seguito, gira “La poliziotta fa carriera”(1974), “Italia a mano armata”(1976), “Napoli spara!”(1977), “Porco mondo”(1978) e “La soldatessa alle grandi manovre”(1978).

Le commedie degli anni ’80 e il Bagaglino

Nel 1981, Nanni Moretti lo vuole per una piccola parte in “Sogni d’oro”, ma in quegli anni diventa l’attore preferito di Sergio Martino che lo vuole in “Assassinio al cimitero etrusco”(1982), “Ricchi, ricchissimi…praticamente in mutande”(1982) e “Un’australiana a Roma”(1987). Prende parte anche ad altre commedie di successo come “W la foca”(1982), “Scusa se è poco”(1982) di Marco Vicario, “Due strani papà”(1983) e “Stazione di servizio”(1986) per la regia di Bruno Corbucci. Mattioli comincia a fare la spalla comica per Christian De Sica, Massimo Boldi, Pippo Franco, Leo Gullotta e Oreste Lionello che ritroverà in televisione quando entrerà a far parte del Bagaglino, diretto da Pingitore, nelle sue parodie di Bill Clinton, rallegrando il sabato sera di milioni di italiani. Tra il 1988 e il 1990 gira anche “Casa mia casa mia…” e “Fratelli d’Italia” di Neri Parenti, “Le finte bionde” e “Tre colonne in cronaca” di Carlo Vanzina.

Gli anni ’90, il suo periodo d’oro

Nel 1991, il maestro Mario Monicelli lo dirige in “Rossini! Rossini!”, con Philippe Noiret e Vittorio Gassman, e in seguito Mattioli girerà vari telefilm e miniserie come “Stazione di servizio” (1989), “Classe di ferro 2” (1991) e “Quelli della speciale” (1992), “I ragazzi del muretto”(1993-1996). Sempre nel 1992 incontra il suo futuro amico Stefano Reali, col quale gira “Una storia italiana” e le serie tv “Ultimo” e “Cuori in campo”, del 1998. Gli anni ’90 lo vedono impegnato in commedie di grandissimo successo come: “Anni ‘90” di Enrico Oldoini, “Gole ruggenti” di Pingitore, “Vacanze di Natale ‘95”, “Fantozzi – Il ritorno”, “Tifosi” di Neri Parenti, “Nel continente nero” di Marco Risi e “Il cielo in una stanza” di Carlo Vanzina. In quegli anni sperimenta anche il teatro con il ruolo di Annibale in "Un paio d'ali" (1997) e quello di Mastro Titta (ereditato da Aldo Fabrizi) in un "Rugantino" che terrà banco per ben tre edizioni, andando avanti dal 1998 al 2004.

L’attività di doppiatore e le fiction più seguite

Nella sua carriera, Mattioli ha anche lavorato come doppiatore di film d’animazione come “Il principe d’Egitto”, “Z la formica” e “La gang del bosco”, ma ha anche prestato la voce a star come James Gandolfini (“Get Shorty”), Danny Glover (“L’uomo della pioggia”) e Kevin Chamberlin (“Die Hard”). Anche durante gli anni Duemila ha girato film di richiamo come “Il pranzo della domenica”(2003) per il quale fu nominato al Nastro d’Argento, “Un’estate al mare”(2008) e “Un’estate ai caraibi” e “La vita è una cosa meravigliosa”(2010) di Carlo Vanzina, “Il lupo”(2007) per la regia di Stefano Calvagna. In questi anni, la sua carriera è proiettata, soprattutto, verso la televisione e infatti gira “Villa Ada”(2000), “La casa delle beffe”(2001), “La palestra”(2003), “Domani è un’altra truffa”(2006), “Di che peccato sei?”(2007) tutti di Pier Francesco Pingitore ma anche “Cuccioli”(2002) di Paolo Poeti, “Un ciclone in famiglia”(2004-2008) di Carlo Vanzina e “I Cesaroni”(2006, 2012 e 2014) per la regia di Francesco Vicario.

Gli ultimi successi e i progetti futuri

Negli ultimi cinque anni, Mattioli ha girato altre commedie di successo come “Immaturi”(2011), “Immaturi – Il viaggio”(2012), “Una famiglia perfetta”(2012) e “Tutta colpa di Freud”(2014) dirette da Paolo Genovese, ma anche “Box Office 3D – Il film dei film”(2011) di Ezio Greggio, “Buona giornata”(2012), “Mai Stati Uniti”(2013) e “Sapore di te”(2014) di Carlo Vanzina, mentre poco tempo fa lo abbiamo visto in “Le leggi del desiderio, di e con Silvio Muccino. Le ultime serie e film tv girate sono “Come un delfino” di Stefano Reali, con Raoul Bova, “Una notte da paura” di Claudio Fragasso e “Natale a 4 zampe” di Paolo Costella. Sempre ne corso del 2015, lo vedremo in altri due film: “Mia figlia si sposa”, di Florinda Martucciello e “Fratelli di sangue” dove vestirà i panni del Commissario Lupi.

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