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Morta Chelo Alonso, attrice e ballerina cubana che stregò il cinema italiano negli anni 60

Da Cuba all’Italia, Chelo Alonso è stata una sex symbol del cinema italiano della Dolce Vita, soprannominata in Usa “la bomba H cubana”. Attrice in diversi film (soprattutto in generi come il peplum e il western) recitò al fianco di Vittorio De Sica e Alberto Sordi e apparve anche in “Il buono, il brutto e il cattivo”.
A cura di Valeria Morini
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Addio a Chelo Alonso, attrice e ballerina cubana che tra gli anni 50 e 60 fu una star del cinema italiano, tra b-movie, peplum, e una partecipazione con un piccolo ruolo ne "Il buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. La sua bellezza e le sue gambe mozzafiato ne fecero un sex symbol, tanto che negli Stati uniti la soprannominarono "bomba H" cubana. La Alonso, il cui vero nome era Isabella García, è morta a 85 anni nella notte del 20 febbraio nell'abitazione di Mentana, nel Lazio, dove viveva da diversi anni con la famiglia del figlio Aldo. Aveva sposato il produttore discografico Aldo Pomilia, con cui aveva fondato la casa discografica Aris.

La carriera di Chelo Alonso

Nata a Camagüey il 10 aprile 1933, aveva iniziato dalla danza. Dopo un periodo a Broadway e poi a Parigi, era sbarcata in Italia negli anni della Dolce Vita. Partecipò a spettacoli televisivi di varietà, mentre la sua carriera cinematografica comprese titoli come "Guardatele ma non toccatele" di Mario Mattioli,"Nel segno di Roma (diretto da Guido Brignone e da un esordiente Michelangelo Antonioni), "La scimitarra del saraceno", "Gastone" (con Vittorio De Sica e Alberto Sordi), "Maciste nella valle dei Re", "Le signore", "Morgan il pirata", "Maciste nella terra dei ciclopi", "Corri uomo corri" di Sergio Sollima con Tomas Milian, "La notte dei serpenti".

Quando disse no a Ernesto Che Guevara

Curioso l'aneddoto sulla sua giovinezza, che lei stessa aveva raccontato in tv, a "Stracult", qualche anno fa. Alla fine degli anni ’50 Ernesto Che Guevara in persona si recò a Roma, inviato da Fidel Castro per convincere l’artista a tornare a Cuba, con la garanzia che il suo conto in banca all’Havana le sarebbe stato restituito. La Alonso, però, era decisa a rimanere in Italia, la patria che l'aveva adottata a tutti gli effetti: neppure il Che riuscì a convincerla a cambiare idea.

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