Morta l’attrice Joan Rivers, leggenda della comicità americana
Dopo diversi giorni in coma, è morta l'attrice Joan Rivers, all'età di 81 anni. Leggenda della comicità americana, scomoda per le sue battute e i suoi attacchi al vetriolo al mondo della politica, la donna aveva avuto un'infezione durante un'operazione della scorsa settimana, dopo la quale era andata in coma, senza più uscirne. Tenuta in vita dalle macchine infatti,era oramai nelle mani dei suoi parenti, che avrebbero dovuto decidere se continuare a mantenerla in vita tramite via artificiale o meno. Nonostante ciò, in serata, è arrivata la notizia peggiore, che molti temevano, ma che forse ha messo fine a gratuite sofferenze per la donna. Qualcosa era infatti andato storto e quando la Rivers aveva smesso di respirare durante l’intervento fatto per verificare lo stato delle sue corde vocali, il personale d’emergenza aveva immediatamente capito la situazione. L’arresto cardiaco, secondo quanto rivelava dalla portavoce della struttura ospedaliera, Sid Dinsay, era avvenuto in una maniera del tutto imprevedibile.
La carriera di Joan Rivers
La vita e la carriera rivelano anticipatamente alcuni tratti divenuti caratteristici della sua modalità espressiva. Joan Rivers nasce a Brooklyn nel 1933, figlia di immigrati russi di religione ebraica, Beatrice (1906-1975) e Meyer C. Molinsky (1900-1985). Aveva una sorella maggiore, Barbara (1931-2013). Nel 1954 si laurea presso il Barnard College in Letteratura inglese e Antropologia, mentre è risalente al 1955 il primo dei suoi matrimoni, con James Sanger, nozze annullate sei mesi più tardi. Dieci anni dopo invece, esattamente il 15 luglio del 1965 sposa il produttore Edgar Rosenberg, da cui ha una figlia, Melissa, nata nel 1968 e anch'essa attrice. Il produttore cinematografico si sarebbe poi suicidato circa vent'anni dopo le nozze, nel 1987. Probabilmente dovute alle sue origini ebraiche quelle frasi abbastanza controverse che la Rivers aveva pronunciato tempo fa, in merito alla popolazione palestinese:
Oh, mio Dio! Dillo alla gente di Hiroshima. Quando si dichiara guerra, si dichiara la guerra. L’hanno iniziata loro. Ora non contiamo chi è morto. Siete morti, meritate di essere morti. Non ti azzardare a farmi sentire in colpa per questo. Gli era stato detto di andarsene ma non lo hanno fatto. Non te ne vai, allora sei un idiota. Almeno quelli che sono stati uccisi erano quelli con un basso quoziente intellettivo.