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Morta l’attrice Liz Smith, celebre volto della tv e del cinema britannico

L’attrice si è spenta a 95 anni dopo una carriera cominciata tardi, dopo i 50 anni, che tuttavia le ha regalato grande popolarità. Molti spettatori italiani la ricorderanno per il suo ruolo di regina madre in “Piccolo Grande Amore” con Raoul Bova.
A cura di Andrea Parrella
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Morta l'attrice britannica Liz Smith, aveva 95 anni e si è spenta nelle giornata della vigilia di Natale, stando a quanto annunciato dai giornali inglesi. E' stato un volto molto conosciuti del cinema e soprattutto della televisione d'Oltremanica, nonostante avesse cominciato la sua carriera con un discreto ritardo. Una carriera che è stata la netta contrapposizione rispetto alla sua vita precedente. Prima di diventare attrice, carriera iniziata attorno ai 50 anni, viveva un'esistenza povera con pochissimi beni e con 2 figli, avuti dall' ex-marito Jack Thomas sposato nel 1945 fino al 1959. Avviata la carriera artistica la sua esistenza è stata completamente stravolta, naturalmente in positivo, visto che Liz Smith si è di fatto trasformata in uno dei volti più amati del piccolo e grande schermo britannici. E per lei, oltre alla popolarità, sono anche arrivati i riconoscimenti da parte del cosiddetto establishment: oltre ad aver prettamente lavorato per la televisione inglese ha vinto il BAFTA alla migliore attrice non protagonista per Pranzo reale accanto a Maggie Smith.

Il volto di Liz Smith è noto al pubblico soprattutto per la presenza in alcuni film recenti ed anche più d'annata inevitabilmente penetrati nell'immaginario collettivo. Da La Pantera Rosa degli anni Ottanta al film per la tv Alice nel paese delle meraviglie, passando per La fabbrica di cioccolato di Tim Burton del 2005. Certamente Liz Smith è ricordata anche per uno dei suoi ruoli minori più noti, ovvero quello della regina madre in Piccolo Grande Amore, il film del 1993 diretto da Carlo Vanzina con protagonista un giovanissimo ed esordiente Raoul Bova. Più recenti i ruoli nell'Oliver Twist diretto da Roman Polanski del 2005, fino all'ultimo ruolo al cinema in Ember – Il mistero della città di luce, regia di Gil Kenan (2008).

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