Morto Aldo Ralli, grande attore di teatro e noto volto al cinema e in tv
È morto a Roma a 80 anni Aldo Ralli, che è stato uno dei protagonisti della rivista italiana. personaggio atipico del mondo del teatro e del cinema, soprattutto per essere stato tra gli ultimi rappresentanti di un ruolo che tende sempre più atipico così come ha specificato la famiglia, dando l'annuncio della morte: "Aldo Ralli andrebbe protetto come un panda perché appartiene ad una razza in via di estinzione". Ralli era esponente dell'atipica categoria dei caratteristi, sempre più destinata a sparire. Era una spalla, rimasta inesorabilmente senza il comico da esaltare. Aldo Ralli era rimasto l'ultimo in vita ad aver collaborato con i grandi comici della tradizione italiana come Beniamino Maggio, Carlo Dapporto, Erminio Macario.
Tre film con Paolo Sorrentino
Prima caratterista di teatro negli anni '50, poi, nei decenni successivi, si tramuta in un noto volto del cinema, con ruoli secondari ma ugualmente importanti in commedie note, ma anche in film più autorevoli, con la partecipazione, tra l'altro, a tre film realizzati da Paolo Sorrentino: Il Divo (in cui interpretava il ruolo di Giuseppe Ciarrapico), La Grande Bellezza e Youth. La sua è una filmografia molto estesa, che vanta titoli di ogni tipo ed anche in televisione partecipa a prodotti di successo che hanno segnato il piccolo schermo negli ultimi decenni.
Aldo Ralli, una vita tra cinema e teatro
A teatro vive i fasti dell'avanspettacolo degli anni '50, per poi virare verso generi differenti, mentre si concede al piccolo e al grande schermo. Collabora con Maurizio Micheli, con testi firmati da quest'ultimo, ma anche con Garinei e Giovannini, grandi protagonisti del teatro italiano. Dal 2003, come segnalato dalla sua biografia con Wikipedia, inizia una stretta collaborazione con il Teatro Stabile di Palermo, il Biondo. Qui, per la regia di Pietro Carriglio, interpreta testi brillanti di (o tratti da) Achille Campanile, come "Il povero Piero", "Battute in libertà"(2010/11) o "Scene in disordine" ma anche con testi classici di grande impegno come "Assassinio nella cattedrale" di T. S. Eliot, "Il re muore" (ripreso nel 2011/12) di Eugene Jonesco, "Marionette che passione" di Rosso di San Secondo. Di particolare rilievo il suo Brown, nell'"Opera da tre soldi" di Bertold Brecht, conMassimo Venturiello, Laura Marinoni e Tosca. Nella stagione 2011/12 è il padre di Rosina nel "Barbiere di Siviglia" rivisitato in chiave comica da Toni Fornari e replicato al teatro Ghione di Roma.