Morto Franco Interlenghi, recitò per De Sica, Fellini e Antonioni
Morto questa mattina a Roma, nella sua casa di Ponte Milvio, Franco Interlenghi, volto noto del cinema italiano e protagonista assoluto del cinema neorealista italiano. A dare notizia della morte la figlia Antonellina. L'attore, classe 1931, si spegne a 83 anni dopo aver collaborato con alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano nel mondo, quelli che il nostro cinema l'hanno portato in giro per il mondo rendendolo grande durante tutto il ‘900. Interprete del ragazzino quindicenne nel capolavoro di De Sica "Sciuscià", ma anche alla corte di Antonioni e Fellini al cinema, a teatro venne invece diretto anche da Luchino Visconti. Tra le altre cose interlenghi ha anche avuto momenti di carriera importanti in film comici, su tutti la collaborazione con Totò e Peppino: nel celebre "Totò Peppino e i fuorilegge" era il giornalista che intervistava Ignazio detto Il torchio.
Ha recitato in "Don Camillo", "I Vinti", "I Vitelloni", anni durante i quali dava l'impressione di potersi guadagnare un ruolo di primo piano nel panorama cinematografico italiano. Poi Interlenghi ha continuato una carriera dignitosa, pur non riuscendo a fare il cosiddetto passo definitivo. Le sue interpretazioni sono diventate sempre più specifiche, rendendolo sempre più un caratterista, prestando le sue doti di attore di volta in volta a personaggi di secondo piano, ma dalla resa cinematografica molto efficace. Un ruolo, quello del caratterista, che nel corso degli anni è sempre più andato sparendo. Tuttavia, dal suo matrimonio con l'attrice Antonella Lualdi, che conobbe proprio nello stesso ambiente, sono nate due bambine che hanno proseguito il percorso dei genitori, dedicandosi entrambe alla stessa arte della recitazione. Sia Stella che Antonellina hanno infatti deciso di seguire la strada di famiglia, non abbandonando la passione che ha reso il padre un volto noto del nostro cinema.