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Morto il direttore della fotografia Vilmos Zsigmond, vinse un Oscar con Spielberg

Si è spento a 85 anni uno dei piùnoti direttori della fotografia a livello mondiale. Nominato quattro volte per la miglior fotografia agli Oscar, ha ottenuto una statuetta per il suo lavoro in “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.
A cura di A. P.
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l cinema perde un altro grande protagonista della sua tradizione, il grande direttore della fotografia Vilmos Zsigmond, passato a miglior vita all'età di 85 anni. Ha vinto l'Oscar alla migliore fotografia per il film del 1977 "Incontri ravvicinati del terzo tipo", venendo nominato in altre tre occasioni: nel1979 per "Il cacciatore", nel 1985 per "Il fiume dell'ira" e nel 2007 per "The Black Dahlia".Nato a Seghedino, il 16 giugno 1930, è cresciuto artisticamente a Budapes, insieme ai suoi amici e compagni di fotografia, tra i quali il noto Laszlo Kovacs. Nel 1985 riuscì a realizzare un ritratto in foto della rivoluzione ungherese, prima di scappare in Austria e, successivamente, a Los Angeles, dove subito riuscì ad ottenere lavoro fotografando qualunque cosa potesse. E' riuscito a perfezionare le sue qualità di fotografo realizzando film di seconda categoria, i cosiddetti B-movies, prima di arrivare a collaborare con grandi protagonisti del cinema internazionale, come Robert Altman, John Boorman, Steven Spielberg e Michael Cimino. Tutti questi registi devono molto al lavoro sopraffino di Zsigmond.

Dotato di un gusto molto semplice, asciutto, orientato verso una semplicità che fosse sinonimo di bello, Zsigmond è uno degli artigiani di cinema piùnoti e titolati degli ultimi decenni. Non sono solo quelli su citati i registi di altissima levatura con i quali abbia collabora, vanno infatti segnalati Woody Allen, oltre che Brian De Palma e Kevin Smith. In una delle sue frasi più ceebri riuscì in qualche modo a sintetizzarel'importanza del suo ruolo nella realizzazione di un film: "Il cinema ha bisogno di buone immagini. Io penso che se non hai un'immagine di buona qualità, non avrai mai un buon film. Credo che tutti i film dovrebbero essere molto visuali".

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