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Morto il regista argentino Pino Solanas, si era ammalato di Covid a metà ottobre

Il regista argentino Pino Solinas è morto a 84 anni dopo essere risultato positivo al Covid-19. Il regista argentino è scomparso a Parigi, dove si trovava in quanto ambasciatore per l’UNESCO, e dove si è ammalato, peggiorando negli ultimi giorni. Il regista era ricoverato in ospedale da metà ottobre, come ha testimoniato lui stesso sui suoi social.
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Il regista argentino Pino Solinas è morto a 84 anni dopo essere risultato positivo al Covid-19. Il regista argentino è scomparso a Parigi, dove si trovava in quanto ambasciatore per l'UNESCO, e dove si è ammalato, peggiorando negli ultimi giorni. Il regista era ricoverato in ospedale da metà ottobre, come ha testimoniato lui stesso sui suoi social. Il 16 ottobre, infatti, scriveva su Facebook che lui e la moglie erano ricoverati: "Voglio dirvi che insieme a mia moglie Angela Correa siamo stati positivi a Covid-19, qui a Parigi. Per quanto mi riguarda mi trovo in ospedale sotto osservazione medica. Mia moglie isolata in casa nostra. Grazie per i messaggi di supporto. Prendiamoci cura di tutti" aveva detto postando un'immagine che lo ritraeva in un letto d'ospedale.

L'annuncio della morte del regista

Pochi giorni dopo, il regista scriveva di essere ancora in terapia intensiva. "Il mio stato è delicato e sono ben curato. Continuo a resistere. Con mia moglie Angela, che è ricoverata, vogliamo ringraziare tutti gli appoggi. Non smettere di prenderti cura di te stesso". La notizia della morte è arrivata poche ore fa, rimbalzando da Parigi all'Argentina, paese natìo di un uomo che aveva vissuto da protagonista sia l'arte che la politica del suo Paese. È stato il MInistero degli Esteri argentino che lo ha confermato sui propri social. Su twitter, infatti, si legge: Enorme dolore per Pino Solanas morto nell'adempimento dei suoi doveri di ambasciatore argentino presso l'UNESCO. Sarà ricordato per la sua arte, per il suo impegno politico e per la sua etica sempre al servizio di un Paese migliore. Un abbraccio alla tua famiglia e ai tuoi amici".

Solanas, una vita tra Cine a e Politica

Fondatore con Octavio Getino e Fernando Vallejo del gruppo ‘Cine-Liberation' argentino, girando film che sono diventati dei veri e propri classici della filmografia latino americana: "L'ora dei forni" del 1968 fu dedicato a Ernesto Che Guevara, "Tangos – L'esilio di Gardel" del 1985 e fu premiato al festival di Venezia e "Sur" del 1985, che ottenne il Premio per la miglior regia a Cannes. Solanas fu costretto alla clandestinità per il suo attivismo e infatti L'ora dei forni fu girato mentre era in clandestinità durante la dittatura di Juan Carlos Onganía. Il regista si è sempre dichiarato un "peronista di Peron" come riporta il giornale argentino El Clarín che racconta anche il tentativo di rapimento che subì da parte della dittatura, la fuga a Madrid prima e a Parigi poi, dove si stabilì definitivamente, proseguendo in varie forme, comunque, la sua attività politica, candidandosi anche alle presidenziali argentine nel 2007 classificandosi al quinto posto.

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