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Morto Manolo Bolognini, produttore di film come ‘Django’ e ‘Teorema’ di Pasolini

Addio allo storico produttore: fratello del regista Mauro Bolognini, si è spento a 92 anni nella sua casa di Roma.
A cura di Valeria Morini
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Il mondo del cinema piange la scomparsa del grande produttore Manolo Bolognini, morto oggi, 23 dicembre, a 92 anni. Fu dietro pellicole celebri come "Django" di Sergio Carbucci, "Teorema" e "Il vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini. Si è spento per un arresto cardiaco, nella sua casa nella via Cassia a Roma.

Il comunicato della figlia

La notizia della scomparsa arriva da una nota della figlia Carlotta, anche lei nel mondo del cinema, rilasciata all'Ansa: "Fino all'ultimo ha parlato di lavoro e film. È stata una morte improvvisa, si è fermato il cuore". I funerali del produttore si svolgeranno martedì 26 dicembre alle 8.30 nella Chiesa di San Pancrazio all'Isola Farnese, a Roma.

Era fratello del regista Mauro Bolognini

Nato a Pistoia il 26 Ottobre 1925, era fratello del celebre regista Mauro Bolognini, più anziano di lui di due anni e morto nel 2001. Lo seguì a Roma all'inizio degli anni ‘50, lavorando con lui in poche occasioni, nel caso di "Il bell’Antonio", "Senilità", Bubù", "La vera storia della signora delle camelie" e della fiction "Casa Ricordi". Dopo gli esordi nelle retrovie (tra l'altro, come segretario di produzione in "Il bidone" e "Le notti di Cabiria" di Fellini), per anni si occupò dell’organizzazione generale nella lavorazione dei film, in titoli importanti come "Il vendicatore" di William Dieterle, "Il generale della Rovere" e "Vanina Vanini" di Roberto Rossellini, "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini.

La carriera come produttore

Il ruolo che maggiormente lo ha visto impegnato è stato quello di produttore, da il celebre western del 1966 "Django" di Sergio Corbucci, con Franco Nero, al capolavoro di Pasolini "Teorema" con Silvano Mangano, Laura Betti e Terence Stamp (prodotto con Franco Rossellini, nipote di Roberto). In veste di produttore esecutivo, inoltre, ha lavorato con grandissimi nomi come Andrej Tarkovskij ("Nostalghia"), Dino Risi ("Le bon roi Dagobert") e Nanni Moretti ("Sogni d'oro"). Nel 2003 ha prodotto "Raul – Diritto di uccidere", opera prima del figlio Andrea Bolognini, mentre il suo ultimo lavoro è stato "Guido che sfidò le Brigate Rosse" con Massimo Ghini e Anna Galiena, del 2007.

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