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Morto Max Von Sydow: il grande attore di L’esorcista, Bergman e Star Wars aveva 90 anni

Addio all’attore svedese, grande interprete per Ingmar Bergman in Il settimo sigillo. Fu anche il protagonista dell’horror di culto L’esorcista e attore in decine di film, fino alla partecipazione alla nuova trilogia di Star Wars nel ruolo di Lor San Tekka. Due volte nominato all’Oscar, si è spento all’età di 90 anni.
A cura di Valeria Morini
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Addio a Max Von Sydow: è morto il grande attore svedese, interprete per Ingmar Bergman in "Il settimo sigillo". Fu anche il protagonista dell'horror di culto "L'esorcista" diretto da William Friedkin e attore in decine di film dal grande cinema europeo a quello americano, fino alla partecipazione alla nuova trilogia di Star Wars nel ruolo di Lor San Tekka. Von Sydow si è spento all'età di 90 anni. La morte dell'attore è stata confermata dalla moglie Catherine, documentarista e produttrice, che ha scritto come il decesso sia avvenuto ieri: "Con infinita tristezza annunciamo la scomparsa di Max von Sydow, l'8 marzo 2020". Era stato nominato due volte al Premio Oscar, come miglior attore protagonista per "Pelle alla conquista del mondo" nel 1989 e come miglior attore non protagonista per "Molto forte, incredibilmente vicino" nel 2012. Era apparso anche in serie come "Il Trono di Spade" e "I Tudors".

Gli inizi con Ingmar Bergman

Una carriera semplicemente grandiosa, quella di Max von Sydow, nome d'arte di Carl Adolf von Sydow. Era nato a Lund il 10 aprile 1929, da padre etnologo specializzato in floklore irlandese e scandinavo e madre baronessa. Il suo primo ruolo importante al cinema risale al 1957 con il capolavoro "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman, in cui interpreta Antonius Block, cavaliere di ritorno dalle Crociate chiamato a giocare a scacchi con la Morte. Con il grande regista svedese Von Sydow girerà in tutto ben undici film, compresi gioielli quali "Il posto delle fragole", "La fontana della vergine", "Come in uno specchio", "Passione".

Da L'esorcista a Star Wars

La grande popolarità internazionale arriva con il ruolo di padre Lankester Merrin nel fondamentale "L'esorcista" del 1973, ma nella carriera di Von Sydow ci sono collaborazioni con molti dei più importanti registi di Hollywood. I personaggi indimenticabili sono tanti, dal Gesù del Kolossal "La più grande storia mai raccontata" al killer europeo Joubert del thriller spionistico "I tre giorni del Condor" di Sydney Pollack, dal cattivo Ernst Stavro Blofeld nel film apocrifo di James Bond "Mai dire mai" a Liet-Kynes in "Dune" di David Lynch e Ming in "Flash Gordon", da Frederick in "Hannah e le sue sorelle", capolavoro di Woody Allen, a Jeremiah Naehring in "Shutter Island" di Martin Scorsese fino alla trilogia sequel di Star Wars, dove (ne "Il risveglio della Forza") interpreta il piccolo ma importante ruolo di Lor San Tekka.

Max Von Sydow e il cinema italiano

Da non trascurare il lavoro di Von Sydow in Italia. Tra le tante collaborazioni con registi del Belpaese, ricordiamo almeno il sodalizio con Alberto Lattuada in "Cuore di cane", Francesco Rosi in "Cadaveri eccellenti" e Valerio Zurlini ne "Il deserto dei Tartari" Ha partecipato inoltre a "Non ho sonno" (2001) di Dario Argento, nel ruolo di un detective in pensione. Ha lavorato anche con Pasquale Squitieri, Roberto Faenza e Giacomo Battiato, senza dimenticare il ruolo del cattivo nello sceneggiato "La principessa e il povero" di Lamberto Bava. Tra i cineasti internazionali per cui ha recitato, anche John Huston, John Milius, Steven Spielberg (in "Minority Report"), Wim Wenders, Krzysztof Zanussi, Julian Schnabel, Lars von Trier, Ridley Scott e Thomas Vinterberg (nel suo ultimo titolo, "Kursk").

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