Morto Michel Galabru, attore francese noto per “Il Vizietto” e “Giù al nord”
Il cinema d'Oltralpe è in lutto per la scomparsa di Michel Galabru, morto nel sonno a 93 anni. L'attore francese vantava una carriera longeva e costituita da quasi trecento titoli, tra grande e piccolo schermo.
Galabru nacque il 27 ottobre del 1922 a Safi, una cittadina marocchina che all'epoca era protettorato francese. Dopo il liceo a Parigi, esplose la sua passione per il teatro, che lo portò a divenire un volto importante della Comédie Française. Già dalla fine degli anni 40, inoltre, varcò la soglia del cinema, con alcuni piccoli ruoli, alternandoli sempre al palcoscenico. Dall'inizio dei 60, poi, pur continuando a recitare in teatro, si dedicò con maggiore frequenza alla settima arte, facendosi conoscere grazie alla sua versatile verve comica.
Il successo di Il vizietto e il César
Il nome di Galabru resta legata a un cult epocale come "Il vizietto" (1978) di Édouard Molinaro, in cui recitò accanto al nostro Ugo Tognazzi e a Michel Serrault. L'attore riprese il ruolo di Simon Charrier anche nei seguiti e "Il vizietto II" e "Matrimonio con vizietto (Il vizietto III)". Preferì sempre la commedia leggera al cinema d'autore, ma lavorò anche con un Maestro come Bertrand Tavernier in "Il giudice e l'assassino" (1976), che gli fece vincere il César come migliore attore.
I film con Risi e Comencini
Nella prolifica carriera di Galabru c'è anche la collaborazione con due importanti registi italiani: Luigi Comencini, con il quale girò "Il gatto" (1978), e Dino Risi, con cui realizzò "Sono fotogenico" (1980, con Renato Pozzetto e Massimo Boldi), dove regalò una parodia del produttore Dino De Laurentiis.
Gli ultimi anni
Galabru è stato attivissimo anche in tempi recenti, recitando in pellicole come "Asterix & Obelix contro Cesare" nel 1999, "Giù al nord" nel 2008 (grandioso successo in patria, che ha generato il remake italiano "Benvenuti al sud") e "Il piccolo Nicolas e i suoi genitori" nel 2009. Prima della morte era al lavoro su diverse pellicole che usciranno postume, come "Ouvert la nuit" con Audrey Tautou e "L'origine de la violence" di Élie Chouraqui.