Morto Paul Walker, l’ultimo film subito nelle sale: omaggio o sciacallaggio?
Il film "Hours", con protagonista Paul Walker, morto ieri in un drammatico incidente automobilistico, uscirà al cinema il 13 dicembre. Una notizia che di certo provocherà un sussulto nei fan e gli appassionati che ancora stanno piangendo la dipartita di uno dei protagonisti di Fast&Furious. Una notizia che di certo farà discutere, visto che non pare casuale il tempismo con cui la casa produttrice del film ha deciso di distribuire il film nelle sale. Si tratta infatti di una pellicola vista per la prima volta nel marzo del 2013 al South by Southwest Film Festival ed uscita lo scorso 31 ottobre in Argentina, ma rimasta tuttavia al palo in America, guarda caso sino ad oggi, per motivi sconosciuti, o forse perché era un film prodotto dallo stesso Walker, col quale avrebbe voluto rilanciare la sua immagine di attore, discostandola dai film d'azione per i quali era divenuto celebre. Paul Presburger, CEO di Pantelion, annuncia la notizia in questo modo: "Dopo un sacco di slittamenti, questa è la nostra decisione. Quel film è stato un tour de force di Paul. Lui è in ogni fotogramma del film".
Il produttore Peter Safran ha tentato, invece, di dipingere tutto con un sentimentalismo fatalista: "Paul era il produttore e sicuramente avrebbe voluto che andassimo avanti lo stesso. Era incredibilmente orgoglioso di questo progetto. Due settimane fa abbiamo fatto una piccola presentazione alla stampa ed era soddisfatto delle reazioni altrui. Con questo film voleva dimostrare alla gente una volta per tutte che era un vero attore e mostrare tutte le sue doti".
Poco da aggiungere in fondo, è solo indubbio che ci si dividerà tra chi crede sia giusto omaggiare l'attore in un momento così delicato anche per la famiglia (semmai cercando di non voltarsi dall'altra parte e far finta di niente), e chi, invece, vedrà un'assurda quanto superflua manovra commerciale in tutto questo, volta solo a sfruttare la sua immagine prima che cada nel solito oblio delle star defunte troppo presto. In quest'ultimo caso, dall'omaggio sentito si passerebbe allo sciacallaggio d'assalto.