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Morto Vincenzo Placido, fratello del regista e attore Michele

Nella giornata di domenica 28 febbraio si è spento a causa di un malore improvviso Vincenzo Placido, fratello del noto attore e regista Michele Placido. All’età di 79 anni, aveva dedicato la sua vita alla politica, divenendo uno degli esponenti del centrodestra nella città di Lucca, nella cui amministrazione ha ricoperto anche prestigiosi incarichi. Altra grande passione maturata negli anni è quella per l’arte e la scrittura come dimostrano i testi da lui pubblicati.
A cura di Ilaria Costabile
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Si è spento all'età di 79 anni, in seguito ad un malore improvviso nella domenica 28 febbraio, Vincenzo Placido, fratello del noto attore e regista Michele Placido. Era stato una personaggio particolarmente importante nell'amministrazione della cittadina toscana di Lucca, mentre tra gli Anni Ottanta e i primi Anni Duemila si era dedicato totalmente alla politica ricoprendo delle cariche amministrative per Forza Italia e confermandosi come uno dei maggiori esponenti del centrodestra lucchese.

L'attività politica e la passione per l'arte

La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera, ma al momento non è apparso nessun commento da parte della famiglia della sua famiglia, in primis del fratello Michele. Non solo esponente politico, ma anche appassionato di arte, Vincenzo Placido era stato anche presidente dell’istituto musicale Boccherini e di vicepresidente del Teatro del Giglio, due istituzioni culturali importantissime di Lucca. In realtà, oltre che per la sua dedizione alla politica, si ricorda anche la sua attività letteraria: di recente, infatti, era stato pubblicato un suo scritto dal titolo "Zvanì. Il fanciullino di casa Pascoli" dove ha analizzato gli ultimi anni di vita del poeta italiano. Laureato in filosofia all'Università di Bari, nel 2003 e nel 2004 il suo impegno politico si era esteso fino agli organi del Governo, in quanto fu chiamato per entrare negli uffici di diretta dipendenza di Letizia Moratti che in quegli anni ricopriva la carica di Ministro dell'Istruzione. Dopo la diffusione della triste notizia non sono mancati messaggi di cordoglio alla famiglia, come riporta il quotidiano, giunti perlopiù da colleghi di partito e persone che avevano avuto modo di lavorare fianco a fianco con lui negli anni della sua attività politica, per la quale si mostrò sempre appassionato.

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