Nagisa Oshima muore a 80 anni, suo il cult “L’impero dei sensi”
Un'infezione polmonare ha portato via Nagisa Oshima ad 80 anni ed il mondo del cinema è in lacrime per quello che fu il regista giapponese che sconvolse il mondo. Ad oggi L'impero dei sensi è considerato un film manifesto del cinema erotico, nel 1983 diresse David Bowie in Furyo, un film di valore assoluto che indaga, tramite il classico rapporto prigioniero/carceriere, il tema dell'omosessualità che in Giappone era considerato un tabù. Nagisa Oshima discendeva da una famiglia di samurai, studiò legge ma quando incontrò il cinema non lo lasciò più. Nel 1959 il suo primo lungometraggio, Il quartiere dell'amore e della speranza, e nel 1969 arriva la sua prima partecipazione al Festival di Cannes con L'impiccagione.
Il regista più "occidentale". E' stato uno dei registi più richiesti dal cinema d'Occidente, negli anni Settanta dopo aver vinto il Premio Speciale al Festival di Chicago con L'impero dei sensi, torna nel 1978 in Occidente vincendo il Premio per la migliore regia a Cannes con L'impero della passione. Nel 1983 il capolavoro Furyo è realizzato grazie ad una produzione inglese, mentre nel 1986 batte bandiera francese la produzione di Max amore mio, commedia erotica scritta a quattro mani con Jean-Claude Carrière. Il suo ultimo film è datato 1999, Tabù-Gohatto, storia di potere politico ad alto tasso erotico, con Takeshi Kitano nel ruolo di protagonista, presentato al Festival di Cannes del 1999.