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Nomination David di Donatello 2014: lo scontro sarà tra Virzì e Sorrentino

“La Grande Bellezza” e “Il Capitale Umano” dominano i David di Donatello rispettivamente con 18 e 19 candidature. In corsa per il Miglior Film anche Pif, Carlo Mazzacurati e Sidney Sibilia. La serata sarà condotta da Paolo Ruffini e Anna Foglietta.
A cura di Andrea Parrella
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Saranno Paolo Ruffini ed Anna Foglietta, due volti a loro modo sempre più emergenti del cinema italiano, a condurre l'edizione 2014 dei David di Donatello. La consegna dei premi avverrà il 10 giugno prossimo e i nomi che dominano le candidature di quest'anno: Paolo Sorrentino e il suo "La Grande Bellezza", reduce dalla trionfale notte degli Oscar nella quale ha ricevuto il premio come Miglior Film Straniero e Paolo Virzì con "Il Capitale Umano". L'ammontare delle nomination per entrambi è ragguardevole, perché il film di Sorrentino corre per 18 premi complessivi, quello di Virzì ambientato nella "Brianza velenosa" è dietro di poco, con 19 nomination. Saranno presumibilmente questi due i titoli che si contenderanno il premio principale per succedere a Giuseppe Tornatore, che trionfò nell'edizione 2013.

Miglior Film e Miglior Regia – Dietro di loro fanno il vuoto, facendo intuire che questa edizione rischia di essere davvero a senso unico, se non altro perché entrambe le pellicole hanno avuto un riscontro importante in Italia come all'estero. Gli altri nomi in corsa per il Miglior film sono, quello di Pif, esordiente al cinema da regista con "La Mafia uccide solo d'estate", il compianto Carlo Mazzacurati, scomparso a inizio 2014, con "La sedia della felicità" e l'altro esordiente, Sidney Sibilia, che ha diretto "Smetto quando voglio". Per la Miglior Regia a Sorrentino, Virzì e Mazzacurati, si aggiungono Ferzan Ozpetek con "Allacciate le cinture" e Ettore Scola con il suo omaggio a Fellini di " Che strano chiamarsi Federico". Mentre per il miglior esordio alla regia si affiancano e Pif e Sibilia Valeria Golino per "Miele", Fabio Grassadonia e Antonio Piazzo per "Salvo", Matteo Oleotto per "Zoran, il mio nipote scemo".

Le candidature per i premi agli attori – I restanti premi, fatta eccezione per alcuni "outsider", gravitano sempre nell'ambito delle cinque pellicola in lizza per il premio principale. Quello per il Miglior Attore Protagonista vede in corsa Toni Servillo per "La grande bellezza", Fabrizio Bentivoglio per "Il Capitale Umano", Edoardo Leo per "Smetto quando voglio", Giuseppe Battiston per "Zoran, il mio nipote scemo" e Carlo Cecchi per "Miele". Il premio speculare al femminile contempla i nomi di  Sabrina Ferilli per "La grande bellezza", Valeria Bruni Tedeschi per "Il capitale umano", Paola Cortellesi per "Sotto una buona stella", Kasia Smutniak per "Allacciate le cinture", Jasmine Trinca per "Miele". Novità nella categoria del Miglior Attore non protagonista, dove i candidati in lizza sono sei per un ex aequo: Valerio Aprea per "Smetto quando voglio", Giuseppe Battiston per "La sedia della felicità", Libero De Rienzo per "Smetto quando voglio", Stefano Fresi per "Smetto quando voglio", Fabrizio Gifuni "Il capitale umano" e Carlo Verdone per "La grande bellezza". E ancora il premio per la Miglior Attrice non protagonista, dove si intravedono alcuni nomi alternativi: Claudia Gerini per ‘Tutta colpa di Freud", Valeria Golino per "Il capitale umano", Paola Minaccioni per "Allacciate le cinture", Galatea Ranzi per "La grande bellezza" e Milena Vukotic per "La sedia della felicità".

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