Oliver Stone dirigerà il film su Edward Snowden
Sarà Oliver Stone a dirigere il film sulla vicenda di Edward Snowden, la fonte dell'Nsagate che ha messo nei guai i servizi segreti americani da due anni a questa parte, ora rifugiato in Russia in stato di asilo politico. Il controverso regista satatunitense, noto soprattutto per la scuola di pensiero anti americana e per i suoi racconti di personaggi, come quello di Chavez, che hanno fatto della lotta agli Stati Uniti la proprio ragione di vita, avrà la responsabilità di narrare al grande pubblico le vicende di un personaggio sul quale la stessa popolazione americana risulta divisa. Stone, premio Oscar per film come Platoon e Nato il 4 di luglio, ha dichiarato di ritenere Snowden un vero e proprio eroe dei nostri tempi: "Ha rivelato segreti che dovevamo conoscere, che gli Stati Uniti hanno ripetutamente violato il Quarto emendamento".
Le critiche attese e la concorrenza della Sony
Inoltre Stone definisce, dal punto di vista registico, una vera e propria sfida quella del racconto della vicenda Snowden, proprio perché risulta decisamente complesso riuscire a fare luce sulla realtà dei fatti, così come sono davvero andati. Il film verrà tratto dall'opera del giornalista del Guardian Luke Harding, intitolata The Snowden Files: The Inside Story of the World's Most Wanted Man. E' un'opera che fa luce sull'intrigante, ma ancora poco chiara ai più, vicenda verificatasi poco più di un anno fa. E Stone, oltre al prevedibile mare di critiche che pioveranno senza dubbio sulla sua testa (non v'è dubbio che il suo film tenterà di mettere sotto i riflettori tutte le falle del sistema governativo americano), dovrà anche fronteggiare la concorrenza della Sony, che nel frattempo ha acquisito i diritti di No Place to Hide: Edward Snowden, the NSA and the U.S. Surveillance State di Glenn Greenwald, basato sulla stessa vicenda, ma probabilmente raccontato tramite un filtro differente, per un film che sarà prodotto da Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, gli stessi di James Bond.