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Olivia de Havilland compie 100 anni, era Melania Hamilton in ‘Via col vento’

Olivia de Havilland festeggia oggi i suoi 100 anni. L’attrice, amatissima dal pubblico per aver interpretato Melania Hamilton in ‘Via col vento’, è l’unica tra gli attori principali del capolavoro di Victor Fleming, ad essere ancora viva. Ripercorriamo la sua vita, fatta di successi, grandi amori, amanti appassionati e tanto dolore.
A cura di Daniela Seclì
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Olivia de Havilland compie 100 anni. L'attrice è amatissima dal pubblico, che la ricorda soprattutto per aver interpretato il ruolo di Melania Hamilton nel film "Via col vento". Nella pellicola, era la saggia, buona e dolcissima rivale in amore di Rossella O'Hara. La sua lunghissima carriera, l'ha vista recitare in oltre 48 film e ritirare la statuetta dell'Oscar per ben due volte: il primo risale al 1946 e lo ottenne per il ruolo di Josephine ‘Jody' Norris nel film ‘A ciascuno il suo destino' di Mitchell Leisen. Nel 1949, invece, lo ottenne per il ruolo della timida Catherine Sloper nel film ‘L'ereditiera' di William Wyler. Oggi, l'attrice vive in Francia con la figlia Giselle ed è costretta su una sedia a rotelle.

Melania muore in ‘Via col vento', ma nella vita Olivia de Havilland è l'unica ancora in vita

Melania Hamilton era l'arrendevole moglie di Ashley Wilkes in ‘Via col vento'. Era profondamente detestata da Rossella O'Hara che avrebbe voluto essere al suo posto, al fianco di Ashley. Il personaggio interpretato da Olivia de Havilland, però, era così buono e incapace di vedere il male negli altri, che gli spettatori hanno finito con il simpatizzare con lei. Chi ha visto il film, sa perfettamente che la Hamilton muore, lasciando Wilkes nella completa disperazione. Ironia della sorte oggi, Olivia de Havilland è l'unica ancora in vita, tra gli attori principali che hanno preso parte al capolavoro di Victor Fleming ispirato al romanzo di Margaret Mitchell.

La rivalità con la sorella Joan Fontaine

Donna decisa e competitiva, ben presto Olivia de Havilland cominciò a trovare stretti i ruoli, a volte melensi, che le venivano affidati. Si dice che non nutrisse una particolare simpatia per Vivien Leigh, alla quale avrebbe invidiato il ruolo di Rossella. Anche il rapporto con Bette Davis, sembra fosse caratterizzato da una profonda competizione. La relazione più conflittuale, però, era quella con la sorella – e attrice – Joan Fontaine, di un anno più giovane di lei. Sin da quando erano bambine, le loro giornate erano caratterizzate da continui battibecchi. Nel 1942 decisero di interrompere i rapporti. Quell'anno Joan Fontaine vinse l'Oscar come miglior attrice protagonista per il film ‘Il sospetto'. Olivia de Havilland era candidata per lo stesso riconoscimento per il film ‘La porta d'oro' ma rimase a bocca asciutta. Nel 1975, con la morte della madre Lilian Augusta Ruse, le sorelle si incontrarono al funerale, rivolgendosi la parola per l'ultima volta. Nel 2013 Joan Fontaine è morta, Olivia de Havilland si disse sconvolta e addolorata ma non si recò ai funerali.

Gli amori e gli amanti di Olivia De Havilland

L'attrice ha avuto un'intensa vita sentimentale. Tra le relazioni che sono state attribuite a Olivia de Havilland c'è quella con  Clark Gable, Errol Flynn e Howard Hughes. Si è sposata due volte. Nel 1946, fu celebrato il matrimonio con lo scrittore Marcus Goodrich. Nel 1949 nacque il suo primo figlio Benjamin. La coppia divorziò nel 1953. Nel 1955, Olivia de Havilland sposò il giornalista francese Pierre Galante. Dalla loro relazione, nel 1956 nacque Giselle. Anche questo amore finì. I due divorziarono nel 1979, ma mantennero ottimi rapporti. L'attrice si prese cura di lui, quando si ammalò di cancro.

La morte del figlio Benjamin

Un enorme dolore ha straziato l'attrice. Dal matrimonio con lo scrittore Marcus Goodrich, Olivia de Havilland aveva conosciuto la gioia della maternità. Nel 1949, infatti, era nato Benjamin. Nella vita, il figlio dell'attrice decise di seguire una strada diversa rispetto a quella tracciata dai genitori. Divenne matematico. Nel 1991, purtroppo, morì perdendo la sua battaglia contro il morbo di Hodgkin.

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