Oscar alla carriera: Miyazaki e Maureen O’Hara tra i premiati
In un comunicato diramato ieri l'Academy ha reso noto quali saranno gli Oscar alla carriera assegnati il prossimo 8 novembre alla Grand Ballroom di Hollywood. La scelta, che è stata presa martedì notte dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences, è caduta su Jean-Claude Carrière, Hayao Miyazaki e Maureen O’Hara, mentre a Harry Belafonte andrà il Jean Hersholt Humanitarian Award: "I ‘Governors Awards' ci permettono di riflettere non su un film nell'anno, ma sulle conquiste di un'intera vita" ha spiegato la Presidentessa dell'Academy Cheryl Boone Isaacs che ha sottolineato come "siamo assolutamente emozionati nel premiare questi membri eccezionali della nostra comunità globale di filmmaking e non vediamo l'ora di celebrarli a novembre". Lo scorso anno tra i premiati ci fu anche il costumista italiano Piero Tosi, oltre all'attore americano Steve Martin e l'attrice britannica Angela Lansbury.
Premi importanti – che anticipano quelli più attesi che saranno assegnati durante la cerimonia della Notte degli Oscar –, che vedono premiati alcuni tra gli esponenti più importanti della cinematografia di sempre. Jean-Claude Carrière è uno sceneggiatore francese che ha già ricevuto un Oscar, assieme a Pierre Étaix, nel '62 per il corto “Heureux Anniversaire" oltre a due nomination avute durante la sua collaborazione con il regista Luis Buñuel per "Il fascino discreto della borghesia" e "Quell'oscuro oggetto del desiderio" e quella per "L'insostenibile leggerezza dell'essere" diretta da Philip Kaufman.
Premio alla carriera anche per il Maestro dell'animazione giapponese e mondiale Hayao Miyazaki, uno dei registi più amati del pianeta, plurinominato agli Oscar (con "Il castello errante di Howl", "Laputa – Castello nel cielo", "Il mio vicino Totoro"e "Kiki – Consegne a domicilio") e vincitore col suo capolavoro "La città incantata" nel 2002. Cofondatore dello Studio Ghibli, raggiunse il successo mondiale con "La Principessa Mononoke" e nel 2013 ha deciso di ritirarsi.
Anche alla splendida attrice di origini irlandesi Maureen O’Hara sarà consegnato il Premio alla carriera. L'attrice dai capelli rossi è un volto noto di Hollywood, dove approdò nel 1939 recitando in film quali "Il cigno nero" di Harry King, "Questa terra è mia" di Jean Renoir, "Miracolo sulla 34a strada", oltre a numerosi film western. Non a caso era una delle attrici predilette da John Ford che la volle in 5 suoi film, tra cui "Rio Grande", "Com'era verde la mia valle" e "La lunga linea grigia".
A Harry Belafonte, attore, produttore, cantante e attivista per i diritti civili, va il "Jean Hersholt Humanitarian Award", ovvero l'Oscar assegnato "a un'individualità nell'industria cinematografica i cui sforzi umanitari hanno dato credito al settore". Belafonte, originario di Harlem, ha sempre puntato l'attenzione su film che fossero basati sulla lotta al razzismo e alle ineguaglianze come, tra gli altri, "Carmen Jones" di Otto Preminger e "La fine del mondo" di Ranald MacDougall. Il suo attivismo civile lo ha visto al fianco di Martin Luther King; nel 1987 fu nominato Ambasciatore UNICEF.