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Per la truffa alla sorella di Sordi, ecco sequestri e misure cautelari

Il Tribunale del Riesame ha disposto il sequestro di 400mila euro nell’ambito delle indagini per circonvenzione di incapace ai danni della sorella di Sordi, nei confronti dell’ex autista dell’attore romano e di altri componenti del personale di servizio.
A cura di G.D.
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Proseguono le indagini sulla presunta truffa ai danni del patrimonio di Alberto Sordi da parte del suo ex autista, colpendo la sorella dell'attore romano Aurelia. Il Tribunale del Riesame accoglie la richeista del pm Eugenio Albamonte e dispone il sequestro di 400 mila euro, tra cui il congelamento preventivo di 10mila euro per il notaio Gabriele Sciumbata ed altri 18mila per l'avvocato Francesca Piccolella, quali onorari incassati rispettivamente per la ratifica e per l'istruzione della pratica circa l'atto di donazione a favore di Arturo Artadi e firmato da Aurelia Sordi, che avrebbe dato all'autista libero accesso ai conti correnti collegati ai lasciti dell'attore romano .

Il pm aveva, inoltre, sollecitato il sequestro di un altro milione e mezzo di euro, che andò nella disponibilità dei sei componenti tra il personale di servizio di casa Sordi ma su questo punto il Riesame ha ritenuto non configurabile nei loro confronti il reato di ricettazione. Sempre il Riesame ha, inoltre, dato l'ok ad una serie di misure cautelari (non ancora esecutive) a carico di Artadi, Sciumbata e Piccolella, indagati per circonvenzione di incapace.

Per Artadi è stato disposto il divieto di avvicinarsi alla casa di Aurelia Sordi e di comunicare con lei, mentre per gli altri due è stato disposto il divieto temporaneo di esercitare per i prossimi due mesi

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