Pupi Avati, esclusione dal Festival di Venezia: secondo il pdl scelta politica
Alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, la 67esima edizione che si terrà a settembre, non ci sarà Pupi Avati.
Il regista è stato escluso dal concorso con il suo film "Una sconfinata giovinezza" ed è stato sostituito da "La pecora nera" di Ascanio Celestini. Avati rilascia dichiarazioni senza peli sulla lingua e racconta: "Ho presentato il film al direttore della Mostra, Marco Müller, cui è piaciuto molto. Mi avevano garantito che la visione del film da parte della Commissione di selezione sarebbe stata una formalità ma così non è stato".
Inoltre il direttore ha offerto al regista di partecipare alla Mostra fuori concorso, ma in questo caso Avati non è stato disposto ad accettare: "Lascio il fuori concorso a chi ha vinto altre volte. La gara mi sarebbe sembrata più idonea".
Dall'esclusione del regista ne è nato un caso politico: alcuni esponenti del Pdl esprimono la loro solidarietà al regista, in particolare Sandro Bondi che afferma: "La speranza è che il mio amico Pupi Avati e la Biennale trovino una soluzione all’altezza del grande maestro"
Avati ringrazia i politici del gesto affettuoso e confida in un futuro del cinema indipendente, né di destra né di sinistra.
Laura Balbi