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Qualunquemente al Festival Di Berlino 2011: stampa tedesca entusiasta

Prime reazioni dalla Berlinale 2011 sul film di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, e il Tagesspiegel a cominciare ad analizzare l’Italia tramite Qualunquemente.
A cura di Francesco Zullo
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prime reazioni dalla Berlinale 2011

In attesa della proiezione di Qualunquemente dalla Berlinale 2011, prevista per questa sera nella sezione panorama della kermesse tedesca, cominciano ad arrivare le prime reazioni alla pellicola dalla stampa tedesca.

E' il Tagesspiegel a rompere il ghiaccio entrando nel merito di Qualunquemente. Sulle pagine del quotidiano tedesco si legge un amara considerazione sull'arte cinematografica italiana, nella rubrica ‘Kurz & Kritisch' si afferma che Chi ama l'Italia soffre e  la sofferenza peggiora e peggiora, perché l'amore, è noto, non finisce mai" il giornalista analizza tale sofferenza soffermandosi sul lavoro dei registi italiani, che secondo l'autore dell'articolo rappresenterebbero la loro sofferenza  attraverso due metodi: girando film drammatici sulle condizioni in cui versa il nostro paese e l'autore porta ad esempi il Divo, trasmesso da  la7, e Gomorra. Oppure, sempre secondo l'autore della rubrica, attraverso le amare parodie che prendono come punto di partenza l'arrogante Berlusconi, che "da anni divora il suo paese". Ovviamente Qualunquemente si va a collocare nella seconda categoria e per il Tagesspiegel il film costituisce un'imprescindibile terapia del sorriso per l'Italia.

Nella interpretazione che ne fanno i tedeschi del film di Manfredonia e del personaggio di Cetto La Qualunque né riconosciamo i tratti salienti fatti di sessismo, corruzione, banalità ed il mondo che si costruisce attorno fatto di status symbol e bamboline da backstage ma scevro da qualsivoglia contenuto. Ed è nella resa sul palco delle manifestazioni, quando Antonio Ablanese chiama l'applauso del pubblico che il quotidiano tedesco che rivede il sosia satirico di Berlusconi: sfacciato, vanesio, fortissimo. La chiosa della stampa tedesca è netta, definendo l'opera divertente, crudele ma coerente.

Questa la reazione tedesca, in mattinata Albanese, durante la conferenza stampa di presentazione della pellicola per il festival di Berlino 2011, aveva tagliato corto su ogni collegamento tra ‘Qualunquemente' e la cronaca politica recente definendolo come un bellissimo omaggio al paese; in chiusura Albanese, parafrasando Wim Wenders, aveva affermato di sentirsi come "u pilu sopra Berlino". Siamo sicuri che da Berlino ci saranno ancora moltissime parole sul film, su cui vi  aggiorneremo costantemente.

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