Qualunquemente: il film in uscita di Antonio Albanese è presentato alla stampa
Presentato alla stampa il film "Qualunquemente" di Giulio Manfredonia durante la conferenza stampa avvenuta ieri al cinema Nuovo Scher di Roma, gli argomenti hanno spaziato dalla politica alla commedia, dal futuro del cinema a quello del nostro paese, potere di Cetto La Qualunque.
Il film attesissimo, dato il talento di Antonio Albanese al potenziale della sua creatura televisiva che portata al cinema ha premesso di creare, a detta del regista, un opera del tutto inedita per il pubblico italiano, un'opera di difficile collocazione, in bilico tra il surreale ed il paradosso, ma cupamente aderente alla realtà. Albanese, maiuscolo protagonista , si è addentrato sul suo ruolo comico, soffermandosi sulla difficoltà di fare comicità, Albanese ha rifiutato di farsi incatenare nella mera satira scegliendo di parlare di commedia a 360°. E poi ha rivendicato l'assoluta originalità del suo Cetto, affermando di non essersi mai ispirato alle voci sulla condotta privata del Premier. Addirittura rivendicando la moderazione di La Qualunque che se otto anni fa presentandosi al pubblico televisivo, stupiva, oggi appare quasi un "Ciellino" a confronto di certe figure del mondo politico. Sembra quasi uno scherzo del destino l'uscita in sala della pellicola in pieno del caso Ruby-Berlusconi e al riguardo Albanese ricorda di un conversazione, di due anni prima con Piero Guerrera, sceneggiatore, proprio durante il primo scandalo a luci rosse che coinvolse il Premier "tu pensa se il film usciva adesso" si dissero così come un anno dopo ed ancora sei mesi fa. Albanese ha sottolineato la cosa affermando "E' il nostro Paese!".
Sulla nascita di Qualunquemente è lo sceneggiatore Guerrera a parlare delle lunghe riflessioni sulla possibilità di portare il politico calabrese al cinema. Sull'amore odio verso il personaggio e dei decisivi interventi per la nascita della pellicola del regista Manfredonia e della Fandango. Ancora Albanese descrive Cetto ed i suoi amici protagonisti del film come ridicoli, di cattivo gusto, che trattano male le donne e che sono destinati a fallire. A sottolienare il cattivo gusto ci ha pensato anche con il lancio pubblicitario di Qulunquemente con locandine elettorali che hanno tappezzato la penisola. Ma è l'attore Luigi Maria Burruano, che rincara la dose affermando una parte del pubblico vive quasi una empatia con Cetto, quasi rappresentasse una parte imprescindibile degli aspetti dell'italianità. Burruno ci mette una pietra "La verità è che uno come lui andrebbe messo al muro e sparato, sempre!". Il film in uscita questo venerdì si prospetta un successone, vi invitiamo a guardare il trailer del film nella sezione del nostro sito, dove potrete trovare anche i trailer di tutti gli altri film al cinema.